Il turismo organizzato riporta sul tavolo esigenze e priorità. E’ avvenuto durante la recente assemblea nazionale di Fto, dove il presidente Franco Gattinoni ha avuto modo di illustrare al ministro del Turismo, Daniela Santanché le urgenze del settore riassunte in quattro punti. Far riconoscere e conoscere cos’è il turismo organizzato, aumentare le risorse nel Pnrr, accesso al credito e risorse al settore con i famosi 39 milioni di euro che non sono mai arrivati. Questo il quadro presentato al ministro, che ha espresso la volontà di lavorare con tutte le associazioni del turismo, “vorrei avere con voi uno scambio continuo”, ha detto. Santanché si sofferma sui diversi punti, a partire dall’accesso al credito, annunciando che, ispirandosi al modello del credito sportivo, sta “lavorando per avere un fondo per finanziare le piccole, medie e grandi imprese”. Poi formazione, buoni lavoro per il comparto stagionale, Pnrr, ribadendo che si devono “fare sforzi per avere di più”, i fondi europei di coesione e sviluppo, ma soprattutto la promessa che il settore avrà i 39 milioni di euro che non sono mai arrivati, “verranno dati a gennaio 2023, stiamo facendo una battaglia per qualcosa in più”, ha assicurato.

I nodi da sciogliere

Le promesse sono state fatte, ma i nodi da sciogliere sono tanti, li enuncia Gabriele Milani, direttore nazionale Fto. Si va dal rapporto con i vettori al tema delle competenze, dalla necessità di assumere personale, alla difficoltà di trovarlo. Da qui la volontà di una formazione che possa portare ad una svolta ed Fto gioca la carta di un progetto nuovo per le scuole secondarie. Milani accenna al contratto nazionale del lavoro, “che va pensato in modo innovativo con premialità sui risultati e un approccio alla negoziazione moderno o comunque attuale”. Poi c’è l’interlocuzione con la Ue su dossier come la direttiva pacchetti o il regime speciale Iva per le adv. L’Etias, “cioè l’Esta europeo che sta per arrivare anche da noi. Sul tavolo il dossier della nuova direttiva pacchetti con la proposta di togliere il tema degli acconti. Sono tutti punti che non possono rimanere nel cassetto”.

Stefania Vicini

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