“Molte sono le persone attratte da una vacanza virtuale: entro il 2026 diverse città avranno una versione propria nel metaverso. Virtualmente è possibile scoprire sia i posti che non abbiamo ancora visto sia quelli che abbiamo già visitato e rivivere l’esperienza. Immaginare ciò che vogliamo visitare: il turismo virtuale può essere un modo per incrementare il turismo in persona. Nel futuro c’è l’obiettivo di creare un metaverso in cui si possano utilizzare anche i propri sensi, in cui le cose con cui interagiamo si possano assaggiare, se ne possa sentire il sapore”. Così Emma Chiu, global director Wunderman Thompson Intelligence, in uno degli interventi di Bto – Be Travel Onlife. L’evento, promosso da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, mentre l’organizzazione è a cura di Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, si è svolto alla fine di novembre alla Stazione Leopolda di Firenze. La parola chiave di questa edizione è stata “metatourism”, sintesi di un programma che ha visto prendere vita a 100 eventi tra approfondimenti, workshop e speech futuristici per conoscere le nuove tendenze su tecnologia applicata al travel, destinazioni, professioni, modi di viaggiare. Quattro i topic attorno ai quali si è snodato il programma: Hospitality, Food & Wine, Destination, Digital Strategy & Innovation.
Opportunità, non alternativa
La tecnologia, dunque, è una alternativa al viaggio? La risposta è no e arriva proprio dal direttore scientifico di Bto 2022 “Il metaverso – ha spiegato Francesco Tapinassi – avrà in futuro impatto sul lavoro, sull’educazione, sull’entertainment, sulla divulgazione e sulla formazione dei professionisti. E sul turismo. Si sta andando verso un mondo di realtà mista ma sicuramente non verso una sostituzione. Certo si dovrà governare questa evoluzione – non è una rivoluzione – perché le tempistiche del metaverso potrebbero non collimare con le aspettative degli investitori. Grazie alla tecnologia, comunque, le proiezioni su futuro sono molto interessanti. Il metaverso non è un nemico ma una straordinaria opportunità. E ci saranno tanti metaversi da utilizzare, tanti luoghi virtuali per le interpretazioni turistiche più ampie possibili. Viviamo in un mondo già, e in futuro sempre più, phygital”.
Cambiamento radicale
“Il metaverso è, indubbiamente, il tema del momento – ha affermato Leonardo Marras, assessore Economia, Attività produttive, Politiche del credito e Turismo di Regione Toscana -. Cambierà le nostre vite e i modelli di riferimento con la realtà, pensiamo ai metodi di pagamento, alla ricerca di informazioni, al rapporto con i luoghi, ma anche al concetto stesso di ospitalità: muteranno il modo di vivere l’esperienza del viaggio e il rapporto tra imprese e turisti. In questa edizione di Bto è stato avviato il dibattito sul significato profondo del cambiamento e sulle implicazioni per il turismo. Le leve delle nuove generazioni sono dettate dalla tecnologia e dai social: rapidità, interattività, ma soprattutto grado di interesse per la pubblicazione, cioè quanto un luogo, un’attività, un’esperienza siano meritevoli di pubblicazione”.
Il portale VisitTuscany
“Oggi è necessario riflettere sugli strumenti attraverso i quali fare promozione turistica. Il portale istituzionale, per esempio, Visittuscany.com è stato al centro dei nostri lavori e ha visto ampliata la collaborazione fra gli Iat, la Regione e il territorio – ha detto il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo -. Oggi disponibile in 5 lingue offre importanti novità, tra le quali l’Atlante dei Cammini e le sezioni Pedalare in Toscana e Golf in Toscana, settori in costante sviluppo e che, anche sul sito, verranno costantemente arricchiti di contenuti e informazioni, anche tecniche, per gli utenti. Quest’anno è stata realizzata per la prima volta una campagna promozionale su Connected Tv rivolta ad alcune tra le maggiori città statunitensi mentre con influencer dedicati abbiamo aperto un canale su TikTok e ripreso WeChat per il mercato cinese. Altro aspetto che riteniamo fondamentale è la profilazione del visitatore, che può avvenire tramite operatore al momento di una richiesta oppure in autonomia”.
Arte e sostenibilità
“Bto offre spunti di riflessione importanti. Nel turismo sono emersi nuovi trend – ha dichiarato in collegamento ministra del Turismo Daniela Santanchè – come, per esempio, la tendenza sempre più diffusa di unire lo smartworking con le vacanze, un fenomeno esploso nel 2020 e che richiede politiche specifiche per essere incentivato. Sul turismo sostenibile stiamo lavorando molto, come Ministero, anche grazie ai 6 milioni di euro previsti nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, per l’iniziativa ‘grandi destinazioni italiane per un turismo sostenibile’, realizzato con Firenze, Milano, Napoli, Roma e Venezia”.
L’esperienza di Biccari
Tra i relatori, in un panel dedicato al meta-slowtourism, anche il sindaco di Biccari Gianfilippo Mignogna. “La nostra esperienza è un tentativo di coniugare l’autenticità del nostro borgo con le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Immaginiamo un paese che non sia il Piccolo Mondo Antico bello, ma fuori dal mondo, ma invece che possa essere luogo di incontri, lavoro e quindi di futuro. Tutte le nostre iniziative sono volte a cambiare il paradigma che ha visto essere Biccari – così come tanti paesi dell’Italia interna – un posto da cui si emigra soltanto, a senso unico in uscita, condannato a uno spopolamento irreversibile. Abbiamo invece capito che avremmo potuto invertire questa tendenza e provare a diventare anche un paese di passaggio e di arrivo attraverso il coinvolgimento della comunità locale. Decisivo è stato l’uso delle nuove tecnologie: il portale Visitbiccari, le prenotazioni online, il catalogo delle case disponibili, la possibilità di lavorare in smart working. Grazie a queste condizioni abbiamo potuto realizzare progetti di turismo delle radici, di nuove residenze anche temporanee, di sostenibilità e inclusione”.
Paola Olivari