L’Italia vince in qualità, ma la connettività non è ancora tornata ai livelli pre-Covid. Secondo l’ultimo barometro di Mabrian, che Guida Viaggi è in grado di illustrare in esclusiva, i turisti che hanno visitato il nostro Paese quest’autunno hanno mostrato un livello di soddisfazione, rispetto alla loro esperienza turistica ed ai servizi offerti, più elevato in comparazione con altre destinazioni quali la Francia, la Spagna, la Grecia nello stesso periodo.
La società leader nel settore dell’intelligence turistica e dell’analisi dei dati ha pubblicato il barometro invernale fornendo una valutazione dell’autunno 2022 e definendo le prime tendenze turistiche per questo inverno. “Sebbene il contesto economico e geopolitico rimanga incerto – commenta la società – gli indicatori disponibili sulla piattaforma di Mabrian ci permettono di comprendere meglio la stagione invernale e di misurare la ripresa rispetto al 2019”.
Cambiano le scelte
Le tendenze che si osservavano quest’estate in termini di interesse da parte dei visitatori per i prodotti turistici, proseguono anche in autunno. L’importanza del prodotto culturale in Italia, nonostante sia la categoria più citata sui social, continua a diminuire rispetto al periodo pre-pandemico, d’altro canto l’interesse per le attività legate alla gastronomia e quelle riconducibili all’open air continua ad aumentare.
La domanda internazionale
“Per la stagione invernale – sottolinea l’analisi – si osserva un calo della domanda a viaggiare in Italia, rispetto al 2019, dalla maggior parte dei principali mercati internazionali. I mercati che mostrano un maggiore interesse a visitare le destinazioni italiane durante la stagione invernale sono la Danimarca e i Paesi Bassi, che sono anche tra i mercati target del piano marketing della destinazione Italia”.
I dati aerei
I dati sulla connettività aerea confermano che ci stiamo avvicinando alla piena ripresa, con una capacità aerea inferiore solo del 5% rispetto al periodo pre-pandemia. “Vale la pena notare che la connettività tra le città italiane ha superato i volumi del 2019, mentre la connettività dell’Italia con i mercati internazionali rimane inferiore del 10%. Per quanto riguarda i mercati specifici, la Germania è la destinazione con oltre il 30% in meno di voli di linea, anche la connettività con i Paesi Bassi, uno dei pochi mercati di origine con un crescente interesse a visitare l’Italia, è in calo del 10% rispetto al 2019”. Garantire la facilità di accesso ai visitatori che attualmente mostrano interesse a visitare le varie destinazioni del Bel Paese sarà sicuramente chiave per la piena ripresa del turismo in Italia. Raggiungere Roma rimane più difficile rispetto al 2019 – spiega l’analisi – con oltre il 18% di capacità aerea in meno, mentre Bari e Catania godono di una migliore connettività, con circa il 20% in più di posti disponibili sui voli di linea.
I prezzi degli hotel
I prezzi delle strutture ricettive continuano a crescere in tutte le destinazioni italiane prese in esame; i prezzi degli alberghi a 5 stelle registrano l’aumento più importante. L’Italia è la seconda destinazione con i prezzi alberghieri più elevati tra le mete del Mediterraneo, mentre il prezzo medio dei voli aerei dai principali mercati di provenienza è il più economico.
Roma e Firenze casi a parte
La connettività aerea per Roma e Firenze rimane significativamente al di sotto del 2019. Inoltre, le due città mostrano una tendenza contraria a quella predominante: la connettività internazionale è più vicina ai volumi pre-pandemia di quella nazionale. Nel caso di Venezia, il numero di posti sui voli nazionali di linea è superiore del 47% rispetto al 2019.
Quest’inverno i visitatori irlandesi avrranno più possibilità di raggiungere Venezia e Palermo per via aerea, mentre quelli israeliani ed egiziani potranno godere di una migliore connettività con Napoli. I futuri visitatori provenienti dalla Germania potranno contare su di un numero inferiore di posti aerei per raggiungere l’Italia e le sue principali destinazioni, con oltre il 35% di capacità aerea in meno durante la stagione invernale 2022/23.
La ricetta
“Per sostenere la ripresa – conclude Mabrian – sarà fondamentale per il settore turistico italiano concentrarsi sui mercati che mostrino un alto interesse nel visitare l’Italia e che allo stesso tempo abbiano un buon collegamento aereo, adattando l’offerta turistica agli interessi e alle preferenze di ciascun mercato target”. L.D.