Elogio del lavoro di squadra: Pier Ezhaya celebra il team

Un elogio al lavoro di squadra come chiave per il successo, e una riflessione sul valore del capitale umano per le sorti di una realtà lavorativa. Li ha affidati ai social il direttore generale tour operating di Alpitour World, Pier Ezhaya, definendo innanzitutto il 2022 come “l’anno più importante dei miei 20 in Alpitour”, non tanto “a livello di risultati assoluti” ma “certamente da un punto di vista relativo, guardando i principali indicatori di performance”.

Il manager di Alpitour ha osservato che “pur avendo ‘fatto la mia parte’ ho ben chiaro in mente che questo importante traguardo è stato raggiunto grazie ad un grandissimo lavoro di squadra che ho visto in ogni rivolo del Tour Operating. Guidare una squadra di questa levatura non è mai banale, ma quando vedi professionisti di alto spessore operare con passione e dedizione, armonia e spirito di squadra, significa che la famosa reazione chimica – che timbra tutti i grandi successi – si è magicamente generata”.

“Non solo – aggiunge Ezhaya -. Credo che il risultato di quest’anno non sia stato determinato solo dalla qualità professionale di questo Team ma anche dal suo ‘Capitale Umano’ perché è proprio nelle difficoltà che misuri lo spessore emotivo, caratteriale e valoriale dei tuoi collaboratori ed io esco da questa misurazione pieno di fiducia e di entusiasmo”.

L’equilibrio che si crea all’interno di una squadra è – secondo il manager – “estremamente delicato e ancor più delicato è il rapporto tra collaboratori e azienda; sempre più occorre superare il modello fatto solo di retribuzioni ed Mbo per approdarne ad uno composto anche da motivazioni e stipendi emotivi, da attenzione e cura per le persone, da cultura del feedback e da un coaching continuo. Tempo fa lessi un articolo che affermava che nelle aziende – così come forse nella vita – il 70% delle persone non dia alcun feedback, il 25% lo dia negativo e solo il 5% offra un riscontro positivo. Forse è perché dando un riscontro positivo si sposta un po’ l’equilibrio tra le persone ma, francamente, io questa cosa non l’ho mai capita. Riconoscere il merito dell’altro non toglie niente a noi stessi e non è mai una prova di debolezza, anzi semmai è una dimostrazione di forza, di sicurezza personale e di leadership moderna. Ecco perché voglio pubblicamente ringraziare il mio Team per questo straordinario 2022 forte della convinzione che non bisogna sempre ‘lasciar presumere’ ma, qualche volta, è meglio ‘semplicemente dire’”.

Ezhaya chiude la sua riflessione ringraziando in particolare “Tommaso Bertini, Franco Campazzo, Paolo Pagu Guariento, Marco Maggioni, Massimo Mariani, Paolo Meroni, Ornella Panzeri e Alessandro Seghi; grazie a voi e ai vostri Team per questo 2022 memorabile. Senza di voi non sarebbe successo”.

Tags: ,

Potrebbe interessarti