Jelinic: “Tassa di soggiorno? Non è da demonizzare, ma serve trasparenza”

“La riflessione importante da affrontare riguarda la ricerca del giusto equilibrio tra la salvaguardia della destinazione turistica e la promozione delle mete attraverso politiche mirate e chiare che, oltre a favorire il turismo, lo rendano anche di qualità”. Esordisce così Ivana Jelinic, ceo Enit, interpellata da Guida Viaggi in merito all’aumento delle tasse sui turisti. Come comunicato ieri, l’emendamento alla legge di bilancio faciliterà “il raddoppio del valore massimo dell’imposta di soggiorno, portandolo da 5 euro a 10 euro a notte per persona.

Serve trasparenza sull’uso della tassa

Il ceo di Enit si sofferma su quella che è la funzione della imposta di soggiorno, che “è destinata a finanziare gli interventi in materia di turismo compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, nonché i servizi pubblici locali. Nell’ottica della partecipazione al potenziamento e al rilancio del nostro turismo – afferma Jelinic – di cui tutti noi usufruiamo, non è una misura da demonizzare sic et simpliciter“, afferma.

Però Jelinic osserva che “una maggiore trasparenza sulla destinazione e sul reale utilizzo della tassa da parte delle amministrazioni comunali, che potrebbero dar riscontro degli interventi specifici messi in campo con l’imposta, consentirebbe ai viaggiatori di avere contezza degli interventi e di sentirsi partecipi del cambiamento e del miglioramento. Protagonisti del turismo che tutti vorremmo”.

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