Toursikon: l’incoming sposa il visual novel game

Si chiama Toursikon. E’ il nuovo modello incoming portato avanti da Elleviaggi, t.o. di Tursi che ha deciso di puntare sul gaming per la sua strategia di promozione del territorio. A parlare della genesi del progetto è Luigia Rabite, amministratore di Elleviaggi.

“L’idea nasce da una consapevolezza e da una visione – afferma la manager a Guida Viaggi -. La consapevolezza è data dall’interesse che il viaggiatore contemporaneo sta riversando sempre più sulle aree interne e sulle destinazioni slow, tendenza iniziata già da anni, ma rafforzatasi dopo la pandemia, anche in virtù di una ricerca di destinazioni sostenibili nel senso più ampio del termine, guardando a tante variabili e non orientandosi solo a temi ambientali che comunque nelle nostre aree rappresentano un valore aggiunto”.

La visione è legata invece “alle nuove tecnologie ed all’idea che queste sono il vero elemento di svolta proprio per quelle destinazioni marginali che, attraverso il digitale, oggi hanno la possibilità di farsi conoscere”, asserisce la manager.

Il modello di Elleviaggi

Elleviaggi è un tour operator privato, del Sud Italia, che ha deciso di investire “non solo per il proprio brand, ma di promuovere l’intera destinazione territoriale, come farebbe un ente pubblico; provando ad avere i piedi nel contesto locale e la mente nel contesto globale”.

Perché la scelta è ricaduta proprio su una visual novel game e di cosa si tratta? Rabite spiega che “Tursi è una delle tante destinazioni sconosciute di un’Italia bellissima, e specialmente le aree più interne spesso rischiano di essere troppo simili tra loro. Tante hanno belle chiese, uomini illustri, storia e tradizioni da raccontare. Serviva dunque farlo, scegliendo una modalità comunicativa originale e di particolare appeal per un pubblico che può essere interessato a fruire della nostra offerta”.

Tra il ludico e il didattico

La manager non ha dubbi sui vantaggi esistenti nel fare promozione affidandosi al gaming. “La facilità di approccio allo strumento è il primo vero motivo – afferma -. Lo smartphone è ormai diventato il prolungamento del nostro corpo, siamo portati ad un utilizzo costante per varie ragioni, molto spesso anche ludiche. La maggior parte di noi, dopo aver lavorato per una giornata anche utilizzando tanto lo smartphone, non vede l’ora di rilassarsi… con lo smartphone! Dunque l’idea è proprio quella di portare Tursi in questa dimensione, tra il ludico e il didattico, alla scoperta di un luogo nuovo con una modalità nuova, ma diffusa allo stesso tempo”.

Un altro vantaggio connesso è quello della narrazione, “appunto la visual novel, che, oltre a far giocare ed incuriosire, racconta e divulga la conoscenza dei luoghi, con l’intento di stimolare la visita”.

La sfida locale+globale

Dal canto suo il gaming è uno strumento diffuso, ma nel caso del t.o. “la novità sta nel fatto di essere un piccolo operatore territoriale a realizzare un prodotto che in genere viene realizzato da enti o altre istituzioni territoriali per promuovere luoghi più importanti. La nostra sfida è stata proprio nell’unire locale e globale con un linguaggio innovativo, diverso, green, ma anche inclusivo”.
Non sono mancati i riscontri, come asserisce la manager, “l’interesse di questi giorni ci sta confermando che la scelta per ora non è stata azzardata”. Toursikon è stato presentato anche al Lucca comics & games, come buona pratica a Pescara e a Matera in eventi dedicati al turismo, ma anche ai presidi di alcune scuole superiori. Il t.o. ha anche partecipato al Roots-In a Matera.

Non solo giovani gamer

Alla domanda su quali target Toursikon voglia conquistare, c’è da dire che è stata fatta una riflessione attenta sul fatto che Toursikon “è per tutti e non ha confini (si può scegliere tra la lingua italiana e quella inglese)”. E’ un visual novel game “che non restringe il pubblico ai soli giovani gamer, come si potrebbe immaginare, ma a giocare sono in tanti ed in tante età differenti (tanti genitori giocano con i figli), e ciò è avvalorato dall’enorme diffusione di questi strumenti”.

Dal canto suo Toursikon è un strumento valido anche per il turismo scolastico. “Il racconto di Sophie (studentessa universitaria) è una narrazione del luogo fatta di ingredienti particolari come mistero, filastrocche, storia, tradizione, racconti, poesia, castello, fantasma e paesaggi”, da qui è facile intuire come possa essere d’appeal anche per gli studenti, per un metodo di apprendimento del territorio nuovo e coinvolgente.

L’effetto sul turismo reale

Più difficile è parlare di obiettivi numerici. La manager dimostra di avere i piedi per terra. “Qualunque alta aspettativa può rivelarsi poi una delusione, considerando le condizioni quantitative di partenza – spiega la manager -. Siamo piccole realtà con piccoli numeri, e culturalmente forse ancora non pronti ad apprezzare le scelte di qualche pioniere. Per questo le nostre aspettative sono diluite in un medio periodo che ci consenta di valutare l’efficacia delle azioni poste in essere e regolarci in progress”.

A detta della manager il punto è capire anche che effetto può avere sul turismo reale e non solo virtuale; siamo consapevoli che questo è un settore in cui si semina oggi per raccogliere i frutti in un tempo non immediato”.

Quanto ai primi dati sui download, anche in tal caso Rabite non nasconde come ciò fosse una scommessa all’inizio, “soprattutto sapevamo di correre il rischio di un basso numero di download perché il bacino di utenza primario, quello legato alla curiosità anche della comunità locale, non è molto ampio. Ed, invece, i primi risultati sono stati più che sorprendenti perché nei soli 12 giorni intercorsi tra le due presentazioni, la prima a metà ottobre e la seconda a Tursi il 26 ottobre, il gioco è stato scaricato da quasi 1000 persone. Ed anche i nostri consulenti tecnici ci dicono che è un gran bel risultato”.

Un incoming strutturato

Il t.o. porta avanti una attività incoming ben strutturata di cui Toursikon fa parte. E’ nato, infatti, “dalla maturità di un attività di promozione finalizzata all’incoming. Oggi ne rappresenta una tappa, in un percorso iniziato da qualche anno, puntando su una costante attività sul digitale, rafforzando i canali social ed il sito web elleviaggi.com, con e-commerce di prodotti del territorio e con un blog dal titolo Basilicata Bellezza che, anche in questo caso, si pone come racconto non dei servizi dell’agenzia, ma che si ispira ai primi pionieri della comunicazione aziendale, caratterizzati da un’apertura al racconto di contesto prima che del proprio prodotto. Ed indirettamente si giunge a promuovere i propri servizi offerti”.

In tutto ciò c’è la consapevolezza che non può mancare l’approccio umano, “convinti come siamo che proprio l’autenticità dei luoghi che offriamo nella nostra proposta di viaggio deve essere caratterizzata dalla forza delle relazioni umane, dalle persone che la compongono e dunque da occasioni di incontro e testimonianza diretta. Per questo lavoriamo molto con press e blog tour che ci consentono di far vivere l’esperienza che poi ci aiuta a divulgarla”.

I flussi e i bacini

Da un punto di vista dei mercati di riferimento la Basilicata – a quanto sostiene la manager – “con il suo entroterra in particolare, deve continuare a guardare a bacini di prossimità in primo luogo, per poi estendere l’interesse a mercati che possano anche essere favoriti da collegamenti disponibili”.

In tutto ciò la mobilità gioca un ruolo fondamentale, pertanto è necessario rivolgersi “a bacini di mercato che abbiano anche facilità a raggiungere i due hub aeroportuali di Napoli e Bari. Siamo al centro di un Mezzogiorno di grande appeal turistico e la Basilicata può continuare a recitare quel luogo di crocevia di popoli del Mediterraneo che la sua posizione geografica baricentrica le ha consegnato. E Tursi è pienamente in questa storia, essendo di origine arabo-normanna”.

Stefania Vicini

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