Ungheria, i sei luoghi da non perdere

Sei imperdibili meraviglie naturali che invitano i turisti a vivere il meglio del territorio tra laghi, foreste, grotte e cascate nel cuore dell’Europa, più precisamente in Ungheria.

Il laghetto di Megyer-hegy: una delle destinazioni più popolari delle Colline di Zemplén. Il laghetto è stato classificato come riserva naturale nel 1997. In passato, l’oasi naturale era attiva, i cui resti sono ancora oggi visitabili per i turisti più curiosi.

Il Parco nazionale di Aggtelek: ospita al suo interno la grotta più lunga dell’Ungheria: la Caverna di Baradla, che si snoda lungo 25 km. La nascita di questo fenomeno naturale viene collocata a circa due milioni di anni fa. L’acqua gocciolante ha lentamente costruito le stalattiti di varie forme che ogni anno stupiscono e affascinano i turisti. La Sala dei Concerti, con la sua eccellente acustica e gli splendidi spettacoli, ospita ancora oggi concerti di musica classica e popolare.

Le colline di sale di Egerszalók: è una delle tre meraviglie di sale esistenti al mondo. Nascosta nella Valle delle Acque Medicinali, la collina di sale è formata dall‘acqua che sgorga da 410 metri di profondità. Gli altri due posti al mondo dove si possono osservare formazioni naturali simili sono a Pamukkale, in Turchia, e nel Parco Nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti. La collina di sale è stata creata nel 1961, quando l’area era sottoposta a lavori di trivellazione alla ricerca di gas naturale e petrolio.

Foresta di Gemenc: situata nel cuore dell’Ungheria, è un luogo unico in Europa ed è un’area naturale protetta dal 1977. Ogni anno, la sua superficie di 180 kmq viene allagata, consentendo la formazione di una fauna davvero speciale.

Parco geologico della bauxite: a soli 25 km a sud di Oroszlány, è possibile camminare tra le rocce rosse del Parco Geologico della Bauxite a Gánt e visitare la Mostra delle Miniere di Bauxite di Balás Jenő. Il museo accanto alla cava custodisce utensili da miniera e vecchie fotografie, il cortile ospita anche due locomotive utilizzate per il trasporto della bauxite. Il sentiero naturalistico di 13 stazioni intorno alla miniera è una piacevole passeggiata per conoscere la storia geologica della zona.

Cascata del Velo: l’acqua carsica scroscia per 17 metri, formando delle splendide barre di pietra. Una volta che l’acqua risale in superficie, l’anidride carbonica intrappolata fuoriesce e il calcare accumulato dà vita a una struttura a gradini. La primavera, dopo lo scioglimento delle nevi, è il periodo dell’anno migliore per visitare la cornice naturale.

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