2023, l’era del nuovo Red Sea

E’ il nuovo Mar Rosso, la nuova destinazione per chi cerca il vero lusso, destinata a diventare una delle mete più cool dei prossimi anni. Ed è arrivato l’anno del suo debutto.

Lo sviluppo di The Red Sea procede spedito sulla costa saudita, anche se per fare la valigia bisognerà attendere ancora un po’ (le fonti ufficiali parlano della tarda primavera).

Un progetto enorme che definire visionario è poco, realizzato a 500 km da Jeddah su 28mila km quadrati che comprenderanno un arcipelago di 90 isole, 22 delle quali ospiteranno 50 resort in fase di realizzazione, e 9 saranno riserve naturali.

L’arcipelago, unico nel suo genere perché sostenibile al 100%, sarà la più grande destinazione turistica al mondo alimentata completamente da energie rinnovabili, dove tutto avverrà non solo nell’ottica della conservazione ambientale, ma della rigenerazione costante della natura.

Sarà vietato l’utilizzo di plastiche monouso, i visitatori si sposteranno a bordo di veicoli elettrici ed i resort saranno tutti costruiti con materiali ecologici.

Il concept dell’accoglienza e il turismo rigenerativo

Una delle isole che ospiterà gli hotel è Sheybarah Island, raggiungibile dalla costa in 40 minuti, dove sorgeranno ville e over water bungalow dal design futuristico, con cupole d’acciaio lucido che rifletteranno il cielo, il mare e la barriera corallina sottostante. Shura Island invece, a forma di delfino e collegata alla terraferma da un ponte lungo 3,3 km, sarà pronta nel 2024 ed ospiterà 11 resort, un campo da golf a 18 buche ed una marina.

Proprio l’isola Shurayrah ospiterà Coral Bloom, salutato come il progetto di turismo rigenerativo più ambizioso del mondo, che punta tutto sull’architettura rivoluzionaria ed è ispirato allo sviluppo naturale dei coralli. Secondo gli architetti di Foster + Partners a cui è stata affidata la realizzazione del progetto “gli hotel sono stati progettati per dare l’impressione che si siano arenati sulle spiagge e si siano annidati tra le dune quasi come legni alla deriva”.

Aperture da mille e una notte

La road map 2023 prevede in  primavera l’inaugurazione di tre strutture: il Six Senses Southern Dunes, The Red Sea,  il St. Regis Red Sea Resort e sempre su Ummahat Islands, il Nujuma, a Ritz-Carlton Reserve, che sarà la prima struttura del brand in Medio Oriente e farà parte di una collezione esclusiva di soli cinque Ritz-Carlton Reserve in tutto il mondo. Ma sono molte altre le catene che già hanno confermato la loro presenza nell’area di The Red Sea; alla fine del 2024 saranno 16 le strutture operative, tra cui: Grand Hyatt The Red Sea, Fairmont The Red Sea, The Red Sea Edition, Rosewood Red Sea, Intercontinental The Red Sea Resort, Jumeirah The Red Sea, Miraval The Red Sea, SLS The Red Sea, Raffles The Red Sea.

Anche il brand Faena ha annunciato l’apertura del suo flagship hotel nell’area. Verrà inaugurato nel 2024 su Shura Island e la sua forma ricorderà quella della barriera corallina circostante.

Oxagon, il centro futuristico fluttuante

Sempre sulla costa del Mar Rosso, a sud della città di Neom, l’Arabia Saudita ha annunciato anche il nuovo progetto Oxagon, una città industriale completamente galleggiante alimentata interamente da energia pulita, che diverrà uno degli hub tecnologici più avanzati al mondo.

Alessandra Tesan

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