Mangiare bene e senza glutine. In viaggio si può?
La risposta è si, in Spagna soprattutto, e a raccontarlo è stato Antonio Sicilia, consulente di Evolution Travel, operatore specializzato in “Viaggi certificati per celiaci”, che ieri sera ha tenuto una sessione di formazione per agenzie di viaggio sull’argomento, presso il Centro Multimediale Interattivo dell’Ufficio Spagnolo del Turismo a Roma.
Un problema sottovalutato
Se si considera che l’1% della popolazione italiana soffre di questa malattia, e si aggiungono a questa fetta anche gli intolleranti al glutine e coloro che per scelta adottano un’alimentazione gluten free (stimati intorno ai 6 mln), si riesce a comprende quanto consistente possa essere il bacino di utenza interessato.
“Siamo di fronte ad una fascia di clientela molto importante a cui bisogna saper dare risposte concrete, senza approssimazione- ha detto Antonio Sicilia-, con prodotti specifici in cui la cucina diviene centrale, su destinazioni preparate ad un certo tipo di accoglienza. E la Spagna è senz’altro la meta più venduta per questo genere di richieste”.
Perché proprio la Spagna? Da molti anni il Paese è uno dei più competenti sull’argomento, in Europa e nel mondo, ed offre ai viaggiatori affetti da questa malattia delle condizioni tali da poter effettuare viaggi in totale sicurezza su tutte le destinazioni più gettonate.
Asturie virtuose
Un caso esemplare, che aiuta a comprendere quanto il Paese sia preparata sul tema, è il piccolo comune di Cangas del Narcea, a sud-ovest nel territorio delle Asturie, che è divenuto la 1° destinazione Gluten Free della Spagna grazie ad un progetto, divenuto ormai network, che vede strutture e servizi impegnati costantemente in un’accoglienza sicura e priva di contaminazione da glutine. Cangas de Narcea è riuscito nel giro di un solo anno dalla messa in piedi del progetto, ad aumentare le presenze di turisti gluten free di più del 40%. “Non c’è solo questo comune virtuoso- ha detto il consulente-, la Spagna sta mettendo in piedi grazie ad importanti finanziamenti, anche dei veri e propri eventi turistici gastronomici a cui le persone celiache potranno partecipare senza rischi”.
Alessandra Tesan