Il futuro delle crociere secondo Msc è più che roseo. Al punto che Leonardo Massa, managing director di Msc Crociere, oggi in conferenza stampa a Milano, ha ribadito non solo l’apporto del comparto al Pil del Paese, la bravura tutta italiana nel costruire navi e nella attività cantieristica, ma soprattutto il fatto di essere “un volano per l’economia. Cercate lavoro nell’industria delle crociere – ha detto il manager -, perché continuerà a crescere. Ci sono ordini in pancia fino al 2027. L’Italia è una eccellenza”. Il manager ha rivelato anche quelle che sono le movimentazioni in Italia previste per il 2023 dalla compagnia, “valutiamo di fare più di mille scali e di movimentare circa più di 4 milioni di crocieristi“.
I tre pilastri
Flotta, destinazioni e sostenibilità. Sono questi i tre pilastri su cui Msc ha incentrato il suo piano di sviluppo. Negli ultimi 8 mesi la compagnia ha investito poco meno di 3 mld di euro per tre unità. Euribia, che sarà consegnata a giugno di quest’anno. Ha richiesto un investimento superiore a 1 miliardo di euro ed è la seconda nave di Msc Crociere alimentata a Gnl (gas naturale liquefatto) dopo World Europa, che è stata varata a novembre 2022 e destinata a operare dall’Italia in Mediterraneo da aprile di quest’anno, e Seascape, che è stata consegnata a dicembre 2022. “Sono tre piattaforme diverse – ha detto il manager -. Per dare l’idea di cosa significhi una nave ecco il loro numero di camere, 2400 Euribia, 2600 World Europa e 2200 Seascape. Da sole rappresentano quasi 7mila camere, 14mila posti letto. E’ la dimensione di un grande operatore”, ha sottolineato Massa. La terza nave della flotta alimentata a Gnl è World America, che ha richiesto un investimento superiore a 1 miliardo. E’ attualmente in costruzione, la consegna sarà nel 2025.
Il manager ha ricordato anche che, “il nuovo brand per il lusso, Explora Journeys, parte quest’anno con Explora I”, cui faranno seguito Explora II, III e IV, “per ogni anno ci sarà una nuova nave, per accontentare segmenti diversi di mercato”.
Il secondo brand presente, che ha introdotto nel 2008 il concetto Nave nella nave, è Yacht Club per il “lusso accessibile, con una flotta dedicata, con oltre 1600 cabine”.
“Siamo una azienda globale, mi piace pensarla tale per dimensioni, numeri e attitudine. Con uffici in 22 nazioni, una distribuzione in 78 Paesi e un cuore focalizzato nel Mediterraneo”, ha aggiunto il manager, oltre che essere una family company, “un valore che si ritrova in tutte le attività”.
Quanto alle destinazioni il manager ci tiene a sottolineare che “sono la parte essenziale del nostro business. Continuiamo a innovare, cercando nuovi porti. Per esempio da aprile 2023 ai Caraibi abbiamo aggiunto una crociera in partenza da Ny, per 12 mesi l’anno con itinerari che scendono verso l’area caraibica, per poi risalire verso il Canada”. Un’altra delle numerose novità in portfolio riguarda sempre il mese di aprile, che vedrà “il ritorno importante del Giappone con itinerari diversi per l’estate 2023 e l’inverno 2023-2024″.
La sostenibilità è il terzo pilastro della compagnia, che ha come obiettivo 2050 l’impatto zero nell’ambiente. “Quello della sostenibilità è un argomento complesso”, ha osservato Massa, per i diversi temi ad esso correlati. “Il fuel è il più impattante, ma poi c’è anche la gestione delle acque reflue, della catena dei rifiuti. Nel 2019 abbiamo servito quasi 70 milioni di pasti a bordo delle nostre navi, si può immaginare la logistica necessaria per poterlo fare e quanto è importante che le infrastrutture si adeguino a ciò. L’obiettivo è essere sempre più sostenibili – ha detto -, ma sostenibile può e deve anche essere bello, come il progetto che abbiamo fatto alle Bahamas, noleggiando un’isola per 99 anni (Ocean Cay). Il che ha comportato 5 anni di lavori e molti soldi investiti, ma non abbiamo costruito nulla, perchè oggi è una riserva naturale per gli ospiti dove attraccano e possono godere di ciò”.
I numeri della sostenibilità
Tra le diverse tecnologie ambientali presenti su Euribia, il manager ha sottolineato che il Gnl è il combustibile fossile più pulito attualmente disponibile su larga scala, in grado di ridurre le emissioni di zolfo di oltre il 99%, quelle di azoto dell’85% e quelle di anidride carbonica del 25%, eliminando quasi totalmente le emissioni di particolato.
Numeri alla mano, dal 2015 al 2022 la compagnia ha già ridotto le emissioni del 40%. Nel periodo novembre-maggio 2023 investirà 3 mld di euro, un buon 20% di questi numeri sono legati al tema sostenibilità. Dal 2017 al 2023 la compagnia ha investito oltre 8 miliardi di euro in una flotta più moderna ed efficiente, con dieci nuove navi che sono state migliorate dal punto di vista ambientale rispetto alle precedenti.
Stefania Vicini