Una strategia di integrazione: è la strategia di Kel 12. Integrazione che non significa solo l’acquisizione di un “ex concorrente” come I Viaggi di Maurizio Levi, fatta niente meno che nel periodo pandemico, ma “joint venture con le aziende locali“, spiega Gianluca Rubino, amministratore delegato dell’operatore. Il motivo? “Il nostro cliente è molto esigente e l’integrazione a monte – spiega il manager – consente al t.o. di avere il controllo sulla qualità del servizio offerto”.
Tra Egitto, Algeria, Arabia Saudita, Namibia e India
Gli esempi sono diversi: in Egitto “abbiamo costruito e commercializzato con il partner locale due imbarcazioni tradizionali, le dahabeye Eyaru e Nebyt, realizzate secondo criteri di sostenibilità – prosegue Rubino -. La prima è più adatta al mercato italiano, la seconda a quello straniero. In entrambi i casi l’esperienza di navigazione sul Nilo è di alto livello”. A partire dal numero limitato di suite, dalla presenza di un rimorchiatore che sta a 200 metri dalla barca, fino alle cabine per il personale, che, per la maggior parte è stato scelto tra Luxor e Assuan. In Algeria, dove l’operatore è nato e dove “l’integrazione c’è da sempre, abbiamo creato proprio questa settimana un’opportunità di investimento con un operatore locale. Vogliamo far conoscere una destinazione che è, purtroppo, ancora molto sottovalutata – afferma l’a.d. – e solo tra l’inverno e la primavera manderemo più di 300 persone”. In Arabia Saudita “abbiamo portato 20 gruppi, quest’anno faremo altrettanto e per marzo è previsto il nostro ‘rendez-vous’, in cui i diversi gruppi si incontrano in un punto solo. La meta prescelta è Alula, con un concerto nel deserto”. In Namibia e India “abbiamo creato due scuole di italiano per le guide locali. Nel Paese del Taj Mahal pensiamo di avere il livello di prodotto più alto di tutti”, ci tiene a precisare il manager.
Il bilancio
Il bilancio, frattanto, è decisamente positivo: l’esercizio concluso il 30 settembre 2022 (e iniziato il 1° ottobre 2021, ndr) ha visto i numeri tornare alla normalità dopo il biennio pandemico, con un volume d’affari a 12,976 milioni di euro contro i 13,716 milioni di euro del 2019 e un incremento significativo sia a livello di margini sia di risultato finale.
Non solo: “L’esercizio attuale sta andando benissimo: abbiamo già superato il fatturato del 2021/22 – dice Rubino – e siamo a un +30% rispetto al 2019. Prevediamo una chiusura intorno ai 22 mln di euro, mentre l’obiettivo a 3 anni è di 25 mln“. E se sembra poco l’a.d. chiarisce: “Abbiamo una qualità di prodotto che non è compatibile con una crescita esponenziale del fatturato”.
La certificazione BCorp
Qualità fa rima con sostenibilità: dopo aver incorporato nel 2021 I Viaggi di Maurizio Levi, Kel 12 ha avviato un percorso, protrattosi per 18 mesi, per divenire nell’agosto 2022 una B Corp, una società certificata che attua un paradigma economico inclusivo, equo e rigenerativo. E’ la prima del settore turistico in Italia e la settima in Europa. B Corp o B Corporation è un’impresa che ha ottenuto l’omonima certificazione, ovvero la B Corp Certification rilasciata da B Lab, organizzazione no profit nata con la missione di diffondere un nuovo modello di business. La B Corp Certification identifica le aziende che, oltre ad avere obiettivi di profitto, rispondono ai più alti standard di performance sociali e ambientali, trasparenza e accountability.
Come società B Corp Kel 12 è tenuta a redigere il Report d’Impatto, uno strumento di rappresentazione delle attività virtuose messe in atto dalle imprese e che monitora e misura, con parametri numerici, le attività svolte e quelle che si perseguiranno. I parametri presi in esame riguardano la governance, il trattamento riservato ai dipendenti, ai fornitori, alle comunità, all’ambiente, ai clienti. “E’ stato complicato e lungo – commenta il presidente Massimo Grossi -, perché ha coinvolto tutta l’azienda e i suoi processi. In più costa e non ci sono agevolazioni o finanziamenti, ma pensiamo che tra qualche anno essere una B Corp sarà elemento differenziante“. “Solo il 3% delle aziende nel mondo che si sono sottoposte volontariamente al processo di valutazione B Impact Assessment sono risultate conformi e noi siamo tra queste – aggiunge Rubino -. Si tratta di una grande responsabilità, perché il risultato non è ottenere la certificazione, ma rinnovarla di giorno in giorno”.
I prossimi passi
I prossimi passi vanno nella direzione del rafforzamento delle linee di prodotto e di una maggiore distinzione tra i due brand, Kel 12 che propone prodotti di nicchia e culturali abbinati ad un’elevata qualità dei servizi e I Viaggi di Maurizio Levi, che racchiude invece le proposte no frills su destinazioni fuori dai sentieri battuti, con al centro le spedizioni, le esperienze pure e un approccio avventuroso.
Nel programma rivestono un ruolo importante le agenzie, soprattutto le partner, con le quali si creano gli eventi e con cui, attraverso accordi di co-marketing, si consolida il database di viaggiatori. Attualmente le advpartner sono 70 e l’obiettivo per il 2023 è di raddoppiarle.
Alla community dei viaggiatori, fidelizzati e potenziali, Kel 12 dedica diverse iniziative. Gli incontri culturali “Parole In Viaggio” si tengono in presenza a Milano e in streaming sul sito. I podcast autoprodotti “Frammenti di Viaggio” si possono ascoltare sulle piattaforme Apple, Spreaker, Spotify e Audible, il programma loyalty TravelKlab è riservato a chi ha già viaggiato con l’operatore. E immancabile l’app, sulla quale l’operatore sta lavorando.
Nicoletta Somma