Wedding Tourism: sempre più stranieri scelgono l’Italia per sposarsi

Il turismo del wedding premia la Penisola, che nel 2022 è stata scenario di oltre 11mila matrimoni stranieri. Il destination wedding si riallinea dunque ai numeri del pre-pandemia secondo i dati che emergono dall’Osservatorio Destination Wedding in Italy condotto da Centro Studi Turistici e finanziato dal ministero del Turismo, presentati oggi a Roma da Enit e Convention Bureau Italia.

I dati del 2022

Sulla base della durata del soggiorno delle coppie (3,3 notti in media) e degli invitati (55,6 in media) l’Osservatorio stima 619mila arrivi e oltre 2 mln di presenze collegate al wedding nel 2022, che hanno prodotto un fatturato di 599 mln di euro, l’11% in più rispetto ai livelli stimati nel 2019. Cresce la quota di coloro che si sposano con rito simbolico, il 54,1% del totale, mentre scende quella dei riti religiosi.

Il 46% dei matrimoni è stato organizzato da wedding Planner ed è di 53.800 euro la stima della spesa media per evento (8% in meno vs 2019) con la quota maggiore del budget destinata al food & beverage (33% contro il 16,7% per l’ ospitalità).

La location prescelta

La villa si conferma la location regina delle preferenze, ma cresce anche il beach wedding e soprattutto le location green, orientate alla sostenibilità.

L’Osservatorio stima che nel  2023 ci saranno 1000 eventi in più rispetto all’anno passato, con previsioni di crescita del 9,5%. La Toscana si conferma la regione italiana più richiesta dalle coppie straniere (21%), seguita da Lombardia, Campania, Puglia, Sicilia e Lazio.

Gli Stati Uniti sono stati il primo Paese di provenienza degli sposi (29,2%), seguiti dal Regno Unito, ma oltre il 57% degli eventi sono stati generati da coppie residenti in Europa.

I vantaggi per la filiera

“L’industria del wedding incide con molti benefici sulla filiera turistica – ha dichiarato Ivana Jelinic, ceo di Enit occorre essere pronti con pacchetti all inclusive dedicati”.

“Giappone, Korea e India, ma anche il Sudamerica con Brasile ed Argentina, i mercati a valore su cui andremo a concentrarci in termini di presidio promozionale saranno numerosi – ha detto Maria Elena Rossi, direttore marketing Enit – siamo certi che i collegamenti aerei diretti oggi possono contribuire ad uno sviluppo importante su tutti i segmenti, anche quello del wedding. Anche l’Australia sarà uno dei mercati di riferimento, visto che con il Roma-Perth l’Italia al momento è l’unico Paese europeo ad avere un volo diretto sull’Australia”.

I trend della domanda

Gli effetti della pandemia hanno comunque modificato alcuni trend della domanda, a partire dalla maggiore attenzione al budget anche da parte delle coppie straniere, con meno dettagli luxury. Rivalutato appare anche il concetto di festa tradizionale, con condivisione maggiore con parenti e amici.

Iniziano ad essere molto ricercate anche destinazioni insolite, fino a ieri considerate di minore appeal, in grado di regalare scenari unici ed eccellenze gastronomiche.

Alessandra Tesan

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