Consulenti di viaggio: la formula si diffonde, ma a volte manca la strategia

In questi ultimi tempi si è assistito ad un proliferare della formula dei consulenti di viaggio nel settore del travel. Diverse realtà distributive si sono approcciate al modello, aggiungendo questo tipo di formula a quelle già proposte, per andare incontro ad un mercato che cambia, chiede maggiore flessibilità ed ha esigenze differenti rispetto al passato, ma anche per offrire una chance in più al canale agenziale. Parallelamente si è assistito anche alla nascita di nuove realtà in questo settore.

Il parere di Cartorange

Come vede quindi un player come CartOrange tutto questo proliferare? Interpellato in merito, l’a.d. Gianpaolo Romano, prima si sofferma su ciò che li distingue dalle altre realtà, “che inseguono il nostro modello”. A suo dire “non è soltanto l’esperienza di 25 anni nella gestione dei consulenti, ma è anche la possibilità di offrire un marchio sempre più conosciuto ed apprezzato dalla clientela finale, che consente ai consulenti CartOrange di raggiungere traguardi economici importanti più facilmente; inoltre, entrare nella nostra squadra permette di sfruttare strumenti e know how di successo sviluppati ad hoc, in tanti anni”.

Il manager riconosce che “l’affermazione della figura del consulente di viaggio, lanciata da CartOrange nel 1998, è una tendenza sempre più pervasiva nel mercato turistico; la nascita di tante realtà che imitano il nostro modello è un fatto che vediamo positivamente, perché dimostra, ancora una volta di più, come il mercato vada in questa direzione”. C’è un però, che Romano mette in evidenza: “Dobbiamo constatare che spesso la logica di alcune di queste realtà è quella della mera aggregazione di ex agenti di viaggi senza la capacità di offrire una visione, una strategia ed un vero percorso di crescita, che miri a valorizzare l’esperienza dei professionisti che si affiliano”, mette in evidenza il manager.

Il ventaglio di possibilità

Dall’analisi del mercato alla recente collaborazione che ha visto protagonisti Cartorange e Suite Travel. Un progetto avviato da pochi mesi, “ma di grande prospettiva”, racconta il manager a Guida Viagg. Un progetto che consiste nell’offrire ai clienti “un’esperienza sempre più phygital, rafforzando la visibilità del nostro marchio in tutti i canali”.

Oggi CartOrange offre al cliente la “totale libertà di entrare in contatto e di gestire la relazione con i nostri consulenti, in modo semplice e comodo, sia nel digitale sia attraverso le nostre filiali-boutique e da settembre 2022 anche attraverso i corner Coin“, racconta il manager. Questo ventaglio di possibilità offre “un valore aggiunto sia per i clienti sia per i nostri consulenti; questi ultimi ogni giorno, infatti, ricevono richieste di viaggio da canali differenti e sono poi in grado di gestirle, senza sforzi, nella modalità preferita dal cliente“. Ecco che il progetto con Suite Travel “si incardina in questa strategia di presenza sempre più rilevante sia nei canali fisici sia in quelli digitali”.

I progetti di nuove aperture

Nell’anno in corso saranno prese in considerazione “anche nuove aperture di corner negli store Coin, valutando di volta in volta formule diverse – spiega il manager – dai corner fissi come quelli di Napoli e Mestre, a soluzioni pop-up, fino ai temporary store; la flessibilità è per noi un elemento imprescindibile nel progetto con Suite Travel”.

Il manager accenna anche al fatto che in questi mesi hanno ricevuto, “direttamente o indirettamente, richieste da altri player della grande distribuzione per avviare progetti simili, che stiamo valutando”. Dal canto suo, CartOrange vede con favore “la possibilità di collaborazione con piccole reti di consulenti o gruppi di consulenti; infatti, possiamo offrire loro strumenti, supporti e know-how unici in Italia, per accelerarne la crescita e diventare protagonisti in un mercato che ogni giorno di più richiede consulenza e modalità di approccio al cliente innovative”.

Cresce la rete in risposta alla clientela 

Ad oggi Cartorange conta 450 consulenti di viaggio. In questi mesi sono sempre di più gli agenti che contattano la società e che entrano a far parte dell’organizzazione, secondo quanto attesta il manager.

“Dopo la parentesi pandemica, abbiamo ripreso a far crescere la nostra rete vendita, andando soprattutto a rinforzare quei territori dove abbiamo molte richieste dalla clientela, ma non sufficienti consulenti per soddisfarle – spiega Romano -. La nostra strategia fisica e digitale, come dicevo, sta infatti consentendoci di attrarre una clientela crescente da tutta Italia. Abbiamo l’obiettivo di selezionare 100 nuovi consulenti nel biennio 23/24 per coprire quelle provincie in cui abbiamo molto potenziale inespresso”.

Stefania Vicini

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