E’ finalmente l’anno del grande ritorno ai volumi pre-pandemia, il 2023 delle crociere. Risposte Turismo stima infatti per l’anno in corso il superamento dei 12,4 milioni di passeggeri, grazie a quasi 5.000 toccate nave in più di 50 porti italiani.
La performance nazionale prevista comporterebbe una variazione sul 2022 del +33% per quanto riguarda i passeggeri accolti e del +2% per gli accosti. Oltre ad aspettarsi la chiusura totale del gap tra il 2019 e il triennio appena passato, Risposte Turismo stima che – per almeno 10 porti crocieristici italiani – il 2023 sarà un anno record. Il 2022 si è chiuso con una variazione positiva del +257% rispetto al traffico passeggeri dell’anno precedente e del +220% per quanto riguarda gli accosti. Complessivamente i passeggeri accolti lo scorso anno sono stati 9,3 milioni con quasi 4.900 toccate nave in 57 porti. Il 23% del traffico totale è stato registrato a Civitavecchia, primo porto nazionale.
Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, commenta: “Ancora una volta l’industria crocieristica ha reagito ad avversità che ne hanno minato i risultati, riuscendo, in Italia e non solo, a colmare il gap generatosi nel 2020 più velocemente di quanto fatto da altri prodotti turistici. Un risultato che certamente poggia sull’elevata fiducia verso la crociera mostrata da un ampio bacino di domanda rappresentato dai repeater, ma frutto anche dei continui ed ingenti sforzi prodotti dalle compagnie – e con esse anche dai porti e da altri fornitori inseriti nella filiera – per innovare costantemente, non solo per adeguarsi a vincoli e protocolli entrati in vigore negli ultimi anni ma anche per presentare alla domanda soluzioni di vacanza sempre più attente a rispettare le esigenze e le sensibilità dei clienti”.
Riguardo alla stagione appena iniziata, le prospettive dei porti italiani sono ottimistiche, prevedendo di registrare un’ulteriore crescita del traffico crocieristico rispetto al 2022 e, in diversi casi, anche rispetto ai loro migliori risultati di sempre. La prospettiva di crescita è legata principalmente ad un più alto tasso di riempimento delle navi, grazie all’annullamento dei protocolli sanitari che avevano limitato l’affluenza nello scorso triennio.
Le flotte delle compagnie crocieristiche sono tornate inoltre alla piena operatività, con maggiore possibilità di scelta tra gli itinerari e i porti di scalo. Secondo le stime, come detto, i crocieristi movimentati nel 2023 saranno 12,4 milioni con quasi 5.000 accosti in più di 50 porti italiani. Il risultato atteso potrà quindi rappresentare l’apice della graduale ripresa avviata nel 2021, a seguito dello stop del 2020, e che ha visto una decisa accelerazione nella seconda metà del 2022. Se le previsioni saranno rispettate, si tornerà ai valori del 2019. Sono inoltre 10 i porti che prevedono di accogliere volumi di traffico superiori al 2019, anno record per la crocieristica italiana: tra questi Civitavecchia (+3% 2023/2019), Napoli (+11%), Genova (+2%), Palermo (+21%), La Spezia (+16%), Messina (+40%).
Tra i porti italiani, a guidare la classifica ci sarà Civitavecchia con 2,7 milioni di passeggeri (+26% 2023/2022), Napoli con 1,5 milioni di passeggeri (+31%) e Genova che ne dovrebbe accogliere 1,4 milioni (+27%). Nella top 10 ritorna Venezia, in base ad una previsione di circa 600.000 passeggeri, segnando un +148% rispetto al 2022.
Nel 2022, la classifica dei porti del Mediterraneo vede Barcellona al primo posto con oltre 2,3 milioni di passeggeri, e Civitavecchia, che ha concluso l’anno accogliendone 2,2 milioni. I due scali segnano una variazione compresa tra il +320 e il +325% per quanto riguarda il volume passeggeri rispetto al 2021. Il terzo posto è invece di Marsiglia, che ha accolto 1,4 milioni di passeggeri, seguito da Palma De Mallorca con 1,3 milioni.
A livello regionale, nel 2022, tutte le regioni che hanno accolto traffico crocieristico nel 2022, fatta eccezione per l’Abruzzo, hanno registrato valori superiori ai 20.000 passeggeri accolti con un minimo di 20 accosti. La Liguria si conferma la prima regione crocieristica in Italia, pur con un distacco molto contenuto rispetto al Lazio: se la Liguria ha visto arrivare e transitare 2.180.000 crocieristi (+210%) nei propri porti con quasi 790 scali (+182%), il Lazio ne ha registrati 2.178.000 (+319%) con 835 scali (+199%). Il podio si completa con la Campania, che nel 2022 ha superato, di poco, le performance della Sicilia con 1,2 milioni di passeggeri e poco più di 700 scali.
“Il 2023 si apre con un fermento diffuso tra tutti i porti italiani per quanto riguarda l’attesa di navi e passeggeri. Una attesa – conclude di Cesare – che riguarderà anche i territori, le destinazioni, che vedranno in questo segmento di turisti una parte comunque rilevante – chi più chi meno a seconda dei casi – dei propri visitatori. C’è dunque da raccomandare sempre più la massima integrazione di questa forma di turismo nelle politiche di destination management territoriale, facendo tesoro di uno dei grandi vantaggi che questo fenomeno presenta rispetto ad altri, e cioè la possibilità di conoscere con anticipo, anche notevole, i numeri e la tempistica di chi arriva. Quando si tratta di programmare, tale caratteristica è decisamente favorevole, e non resta dunque che ricordare a chi amministra i territori come tale forma di turismo possa essere opportunamente gestita e valorizzata”.