Non c’è dubbio. I ponti favorevoli e le misure di pricing messe in atto da crocieristi e tour operator per anticipare la vendita dei pacchetti primaverili ed estivi stanno producendo i frutti sperati. L’aumento delle prenotazioni è evidente, così come il mappamondo geografico rappresenta – insieme al primo elemento – una combinazione ideale per allettare in particolare la fascia dei clienti alto-spendenti. Andando oltre, però, ci siamo chiesti anche quale fosse il riflesso immediato sulla liquidità in agenzia. Ecco cosa ci hanno risposto alcuni player della distribuzione.
Lo stato dell’arte
“In queste prime settimane stiamo registrando un incremento di prenotazioni rispetto al 2019 dovuto sia al ritorno dell’advanced booking ma anche perché la fascia di clientela alto spendente che prenota o viaggia nel primo trimestre è dal 2019 che non poteva farlo”, annuncia Maurizio Bosia, presidente di VeryNet.
Gli fa eco Alfredo Vassalluzzo, founder di Travelbuy, che ammette: “L’aumento di richieste e conferme è notevole già dal mese di gennaio. Rispetto allo scorso anno abbiamo raddoppiato le prenotazioni, anche per la Pasqua”. Trend molto positivo per la raccolta di ordini per partenze in primavera ed estate anche per Glauco Auteri, general manager di Roncalli Viaggi, “decisamente anticipato rispetto al passato – dichiara -. Emerge una forte volontà dei clienti di confermare le proprie vacanze al più presto per evitare le costanti e continue oscillazioni dei prezzi dei servizi dei fornitori. L’impatto effettivo delle campagne messe in atto da tour operator e crocieristi è comunque molto marginale, non determinante”.
Tema liquidità
Alle volte può non bastare per una categoria che mai come in questo periodo è sotto pressione da parte di banche, dalla responsabilità di rimborso dei voucher, da tanti tanti mesi di carenza di liquidità il fatto che le prenotazioni siano ripartite in modo veloce. O meglio si tratta di un ottimo punto di partenza, ma verso un percorso che deve produrre altre migliorie. Chiedendo se il cash flow che dovrebbe entrare a seguito della concretizzazione delle pratiche potrà aiutare ad alleggerire il carico di costi e di responsabilità che colpisce la distribuzione, Bosia dichiara: “Questo vale solo in minima parte, in quanto la maggior parte degli operatori richiede un acconto del 25% alla prenotazione ed al cliente non puoi chiedere un acconto maggiore come previsto dal Codice del consumo”. A questo si aggiunge il fatto che i fornitori non hanno modificato le regole che stabiliscono la gestione dei pagamenti per le prenotazioni di pacchetti turistici: “Non si sono modificate, anzi sono anche peggiorate con il saldo sempre più anticipato”, dichiara ancora il presidente”.
Il carico di responsabilità
Sul carico di costi e di responsabilità che infliggono le agenzie, per Vassalluzzo, nel suo caso, “è ammortizzato da altre entrate, non legate alle vendite”. Diverso il discorso delle responsabilità, “che sono estremamente sproporzionate rispetto alla concreta attività delle agenzie – conclude -. Oggi è probabile che si debba rimborsare un passeggero anche senza che l’agenzia abbia alcuna responsabilità e in questi casi le compagnie assicurative non intervengono, in mancanza di errori da parte degli agenti. Ci troviamo di fronte a un vero e proprio gap legislativo”. Per Glauco Auteri, “il punto è gestire questi aspetti con oculata professionalità, visione, capacità e competenza . La gestione dei flussi di cassa è e rimane un obiettivo fondamentale a cui una agenzia-azienda deve sempre tendere ma non solo quando il flusso è maggiore, anzi, la vera sfida è saperlo fare quando i flussi sono discontinui o critici. Tutto dipende dalla capitalizzazione effettiva dell’adv e dalle sue effettive capacità gestionali, senza mai dimenticare quello che rimane un must : “Turnover is vanity, profit is sanity but cash is reality”.
Laura Dominici
Appuntamento a martedì 14 febbraio per la seconda parte del servizio