Il Covid non ha portato via agli europei la voglia di viaggiare per cultura. Anzi. La società di consulenza Marco ha rivelato i dati del suo secondo studio ‘Marco Research: Post Covid-19 Consumer Behaviour II‘. Più di 8.200 persone sono state intervistate in sei Paesi europei (Italia, Spagna, Germania, Francia, Portogallo e Regno Unito) con l’obiettivo di comprendere e analizzare le tendenze, i comportamenti e le preferenze dei turisti in questa nuova realtà post-Covid.
Situazione sanitaria in primis
Il 46% degli italiani ha scelto la meta delle proprie vacanze in base alla situazione Covid del Paese scelto come destinazione, spiega l’analisi, mentre il 56% dei consumatori europei intervistati ha rivelato che un fattore determinante nella scelta di una destinazione per le proprie vacanze è stato il Covid-19 del Paese, rendendolo la prima scelta di destinazione se la situazione fosse positiva.
Nel nostro Paese, visitare posti nuovi e scoprire diverse alternative turistiche si colloca al primo posto (63%) tra i fattori che hanno influenzato a scegliere una destinazione piuttosto che un’altra. Il secondo motivo in ordine di importanza è un posto che abbia una grande offerta culturale (59%) ed il terzo aspetto più importante preso in considerazione dagli Italiani quando si pianificano le vacanze sono le località con grandi esperienze gastronomiche (54%).
Poco sportivi e poco abitudinari, alla fine della classifica tra i principali motivi di viaggio gli italiano scelgono posti in cui già si è viaggiato (26%) e destinazioni con una grande offerta dal punto di vista sportivo (29%).
I cluster
Per il 57% degli uomini italiani la prima scelta è stata un Paese o una città che non avevano mai visitato prima, mentre per le donne questa percentuale sale al 65% e la loro seconda scelta è stata un Paese con una grande offerta culturale, con le donne maggiormente interessate (60%) rispetto agli uomini (55%). Riguardo la situazione epidemiologica, il 46% delle donne italiane ha scelto una meta in base alla situazione Covid nel Paese di destinazione, contro il 43% degli uomini.
Allo stesso modo, in Italia, la prima scelta di destinazione per gli over 65 è stata un luogo con una situazione sicura di Covid-19 (56%). Questa preoccupazione è risultata essere meno diffusa tra le nuove generazioni. Infatti, la Generazione Z (18-25 anni) era più preoccupata per la novità nello scoprire una nuova meta turistica (71%) ed insieme ai millennial (26-40 anni), hanno scelto luoghi in cui non erano mai stati prima (61%) o luoghi con una grande offerta culturale.
Didier Lagae, fondatore e ceo della società, ha dichiarato: “Sebbene il 2022 sia stato l’anno del ritorno alla normalità, molti europei hanno continuato a scegliere le località Covid-free come uno dei motivi principali per scegliere la destinazione delle loro vacanze. Il fatto che alcuni Paesi fossero in grado di far fronte alla situazione meglio di altri potrebbe essere stata la chiave per ricevere più turisti. Sebbene la situazione sia ancora complicata, abbiamo visto come il turismo si è ripreso, raggiungendo livelli quasi pre-pandemia, con molte persone interessate a mete turistiche meno conosciute o che hanno di più da offrire in termini di cultura e tempo libero”.