Marche: nasce Val Mivola dall’unione di nove comuni

Si chiama Val Mivola, è il soggetto turistico nato un anno fa nelle Marche, in provincia di Ancona, dall’unione di nove comuni tra i fiumi Misa e Nevola. Ne fanno parte Arcevia, Barbara, Castelleone Di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra De’ Conti, Trecastelli, insieme offrono numerosi itinerari ed esperienze da vivere nel territorio. Dall’arte all’artigianato, dalla natura allo sport, dall’enogastronomia alla storia e alla devozione.

L’offerta turistica

Con gli Appennini da un lato, le coste dall’altro e nel mezzo i borghi, Val Mivola è un museo diffuso e un parco naturale allo stesso tempo.

Partendo da Senigallia, con la sua spiaggia di velluto e la Rotonda sul Mare, la cittadina rappresenta la località balneare per eccellenza e non solo. A Senigallia, nominata Città della fotografia, non si può non visitare Palazzo del Duca, dove si trovano le opere del fotografo Mario Giacomelli. Per i suoi ammiratori immancabile è l’itinerario che ricostruisce il legame tra alcuni suoi scatti e le colline della sua città natale: il percorso ad anello, che si sviluppa per circa 10 km in una zona della campagna circostante in direzione di Ostra, permette di indagare il rapporto dell’artista con le sue radici, il suo passato e la sua terra.

Continuando per Ostra, una tappa all’insegna della spiritualità è il Santuario della Madonna della Rosa, dove è possibile ammirare la raccolta di tavolette votive che sono conservate, testimonianza di devozione popolare.

Proseguendo per l’entroterra si incontra Corinaldo, circondato da una cinta muraria di quasi 1 km. Il centro storico medioevale si sviluppa in vicoli stretti. Proseguendo per Ostra Vetere, non può mancare una sosta alla casa di terra e paglia, costruzione che risale agli inizi del Novecento e rappresenta un esempio di architettura povera. Una pratica, molto diffusa nella Marche soprattutto nella zona media collinare.

Storia e antichità a Castelleone di Suasa, dove dimorano i resti di uno dei siti romani più ricchi e interessanti della regione. Raggiunta Barbara, il consiglio è seguire il percorso della Canalecchia, un itinerario alla scoperta delle leggende e dei “tesori” di questo piccolo borgo.

Un’esperienza particolare è il percorso poetico studiato dal poeta Gio Evan a Serra De’ Conti: con una mappa da ritirare all’ufficio turistico del comune, i visitatori potranno andare alla ricerca delle dieci poesie nascoste nei vicoli del centro storico del paese, alla scoperta degli angoli più suggestivi di questo borgo.

Infine, Arcevia e i suoi castelli, luoghi incastonati nel verde dei boschi, circondati da mura, un tempo teatro di scontri tra guelfi e ghibellini per non parlare delle battaglie tra i Malatesta e lo Stato della Chiesa.

 

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