Natura, storia e cultura. Sono solo alcuni degli atout della Repubblica Dominicana. Circondata dall’Oceano Atlantico a nord e dal Mare dei Caraibi a sud, l’isola vanta circa 1.609 km di costa, resort, hotel e una varietà di attività sportive e di intrattenimento. Dal ritmo del merengue, alle memorie del passato, passando per la gastronomia o i parchi nazionali e i 402 km di spiagge, non c’è tempo di annoiarsi. Un paradiso che non è poi così lontano: due ore a sud di Miami, a meno di quattro da New York e a otto dalla maggior parte delle città europee.
Dalle balene ai campioni delle onde
Sono molte le attività in calendario in questo periodo. Uno spettacolo sempre emozionante che ogni anno attira nella Repubblica Dominicana oltre 40.000 persone tra appassionati, turisti o semplici curiosi, è la la possibilità di avvistare e osservare le balene al largo della Baia di Samaná, nell’omonima provincia nord-orientale dell’isola. Fino al termine del mese di marzo, migliaia di megattere provenienti dall’Atlantico settentrionale si radunano per la stagione dell’accoppiamento e della riproduzione, nel clima mite della penisola di Samaná. Per contribuire alla salvaguardia di questi animali, dichiarati specie protetta fin dal 1966, nel 1986 il Governo della Repubblica Dominicana ha istituito ufficialmente il “Santuario dei Mammiferi Marini” nell’area che dalla Baia di Samaná si estende a nord fino alle acque poco profonde del Banco de la Plata y de la Navidad, zona conosciuta come Silver Bank. Si tratta di una delle più grandi aree marine protette dei Caraibi. Sulla base degli studi del Centro per la Conservazione e l’Eco-sviluppo della Baia di Samaná, si stima che nell’area del Santuario vi sia una popolazione di circa 17.000 esemplari, oltre il 40% delle megattere presenti negli oceani di tutto il mondo. L’attività di avvistamento delle ballenas jorobadas, le “balene con la gobba”, è regolata e tutelata dal Governo dominicano con norme all’insegna della sostenibilità e del completo rispetto nei confronti degli animali: le megattere, infatti, sono diventate da tempo un simbolo della conservazione della vita negli oceani. La migliore soluzione per assistere al più grande spettacolo naturalistico dei Caraibi insulari e osservare da vicino questi giganti che arrivano a 17 metri di lunghezza e 40 tonnellate di peso è un’escursione in barca con partenze dalla Baia di Samaná. Whale Samaná è stata la prima agenzia a organizzare escursioni in mare per l’avvistamento delle balene già nel 1985. L’uscita giornaliera ha un costo di 59 dollari ed è guidata da Kim Beddall, vero esperto e specialista di mammiferi marini, in grado di rispondere a ogni domanda e condurre i partecipanti in un’esperienza davvero coinvolgente nell’osservazione dei cetacei. L’avvistamento può essere fatto anche da terra: il punto di osservazione suggerito è sicuramente Punta Balandra, situata lungo la strada che dalla città di Samaná porta a Las Galeras e dove, nel 2011, è stato inaugurato un osservatorio dedicato. Per chi ama gli sport legati all’acqua, l’appuntamento è a Cabarete, località turistica nella provincia di Puerto Plata. Qui dal 23 al 28 febbraio si tiene “Master of the Ocean”, il Campionato del Mondo di Wind and Waves, giunto alla 17ma edizione. Capitale dei Caraibi per la pratica degli sport acquatici, Cabarete vedrà competere tra le sue onde i campioni di tutto il mondo che si esibiranno in diverse discipline, quali surf, windsurf, kitesurf, stand up paddle e wing foil; è famosa perché qui arrivano giovani appassionati di sport acquatici. E non è un caso se lungo la spiaggia principale si trovano tantissimi ristoranti, bar e locali dove immergersi nell’atmosfera locale e gustare piatti tipici della cucina dominicana. Nella vicina Puerto Plata, da cui dista soltanto 30 chilometri, si può visitare il Museo dell’Ambra: espone splendide pietre di ambra dominicana, e anche alcune contenenti fossili animali. Si possono osservare da vicino pietre con all’interno una lucertola di quasi 43 centimetri, uno scorpione, un centopiedi, nidi di vespe e due scarabei in accoppiamento, tutti risalenti dai 15 ai 20 milioni di anni fa. Ci sono anche pietre d’ambra con farfalle e fiori. Una gemma contenente una zanzara incastonata fu persino utilizzata nel film di Steven Spielberg Jurassic Park.
Nicoletta Somma