Israele: flussi in ripresa. Italia quinto mercato

A gennaio di quest’anno Israele ha registrato gli stessi numeri del 2019, l’anno prima della pandemia, un segnale di forte ripresa che ha generato ottimismo e voglia di crescita per la destinazione.

Italia quinto mercato

“Il 2019 era stato un anno di numeri da record – dichiara Kalanit Goren Perrydirettore dell’ufficio nazionale israeliano del Turismo – e quest’anno possiamo dire che finalmente siamo tornati agli splendori di prima. Ci fa piacere constatare come l’Italia ci abbia dato fiducia, scegliendoci sempre di più e posizionandosi come il quinto mercato che genera incoming in Israele”.

Investimenti sul fronte ricettivo e voli

La realizzazione di nuove strutture ricettive ha dato il via a un incremento delle prenotazioni da parte degli italiani, e con i 110 voli che ogni settimana partono dagli aeroporti più importanti, raggiungere Israele diventa sempre più facile.

“Abbiamo anche un nuovo volo da e verso l’aeroporto di Ramon che darà la possibilità di scoprire anche il Sud di Israele, una destinazione che sarà molto apprezzata da chi ama la natura – prosegue Goren – , io mi auguro che questa tendenza cresca sempre di più perché Israele è una meta che non visiti solo una volta, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e riscoprire”.

Tra digitale e marketing

Per quanto riguarda la campagna marketing, Israele si è dotata di un rinnovato sistema digitale volto alla realizzazione di video emozionali, mentre il Ministero ha previsto degli incentivi per gli operatori del comparto turistico che si vogliano mettere in gioco in un’ottica di crescita.

Dagli ultimi dati, 103 t.o. italiani collaborano con Igto nella promozione di Israele, di cui 56 si concentrano sui classici must, mentre 47 si concentrano sui tour religiosi. Israele investe molto sui fam trip e, mentre in Italia si svolgeva la Bit, Israele si svolgeva una fiera parallela legata sempre al turismo.

Lara Morano

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