La travel tecnology cardine del viaggio sicuro

Il corretto utilizzo della tecnologia è importante per lo sviluppo del turismo, ma non può sostituirsi completamente all’uomo, perché viaggiare, per qualsiasi motivo, che sia un business travel o una vacanza, è un’esperienza soprattutto umana. Digitalizzazione sempre più accelerata e business travel, sono stati l’oggetto del panel che si è tenuto in Bit, dal titolo Travel technology, l’esperienza parte da un viaggio seamless, durante il quale sono intervenuti quattro professionisti che si occupano dell’assistenza ai viaggiatori nei vari ambiti. Ciò che è emerso come dato fondamentale, è che il progresso tecnologico viaggia alla velocità della luce, influisce inevitabilmente anche sul viaggio – d’affario o leisure – ed è necessario stargli un passo avanti.

Equilibrio parola chiave

La parola chiave è equilibrio e se, per effettuare prenotazioni o creare in maniera più snella una finestra sulle offerte di una struttura ricettiva, è utile lo strumento digitale, l’albergatore sa che deve essere più bravo e più veloce del cliente finale, e questa regola vale ancora di più per l’agente di viaggi, che deve scongiurare il pericolo di dover competere con piattaforme online che consentono a chiunque di costruire un pacchetto turistico self made.

“Fare i conti con i continui e sempre più veloci mutamenti è una bella sfida – ha dichiarato Marco Franzese, Sales Manager IT del team Corporate Amadeus -, dobbiamo tenere conto dell’accelerazione della digital transformation ed essere consapevoli che è un processo in divenire, capire quale sia l’esperienza che il nuovo corporate travel richiede nel nuovo contesto in cui si viaggia e individuare l’approccio rispetto alla nuova tipologia di offerta”.

Non vi è alcun dubbio che dopo la pandemia, la tendenza al green e alla sostenibilità sia aumentata in maniera esponenziale, fenomeno che si è tradotto nella scelta di destinazioni con spazi ampi e in mezzo alla natura, ma anche scelte di strutture ricettive confortevoli con wifi veloci per praticare lo smartworking in hotel. Un impatto notevole lo ha avuto anche il fattore sicurezza, che il viaggiatore ricerca sempre di più, soprattutto quella sanitaria, e anche in questo caso la tecnologia si è rivelata uno strumento di velocizzazione.

“Ci siamo attrezzati attraverso delle applicazioni innovative che abbiano la vocazione di far sentire al sicuro chi viaggia – spiega Franco Fantozzi, senior security advisor di International Sos – e avvalersi della tecnologia aiuta a diffondere informazioni e dati utili, ma non può lo strumento digitale essere l’unica fonte. Le app vanno quotidianamente aggiornate, per questo non possono essere sostituite totalmente all’uomo”.

I viaggi del futuro

Come saranno pertanto i viaggi del futuro? L’alto livello di stress a cui ci siamo ormai abituati, il valore della lentezza, che abbiamo perso nella vita quotidiana e il bisogno di rigenerarci a trecentosessanta gradi hanno generato un altro fenomeno: se il turista è alla ricerca di esperienze rilassanti, che lo facciano evadere dalla frenesia, gli operatori del settore devono dare questa garanzia, accelerando la proposta dell’offerta.

“La sfida è mettere a sistema la quantità di dati, che già ora è notevole ed è destinata a crescere – commenta Andrea Faliva, Country Sales Manager per l’Italia di BizAway -, dobbiamo puntare a una travel policy equilibrata, tenendo conto di tutto, anche dell’aumento dei costi. Il viaggio del futuro sarà sempre più consapevole e la tecnologia consente di fare un’analisi puntuale dei cambiamenti”.

La chiosa finale è di Gabriele Graziani, country manager Italy di Rate Hawk: “Sono cambiati gli ambiti sfidanti, oggi è necessario ottimizzare il tempo. Le richieste dei viaggiatori sono aumentate e così allo stesso modo sono aumentate le realtà che possono dare prodotto. La tecnologia può essere uno strumento utile per fare rete con tutti gli operatori e avere l’accesso a tutto il prodotto che si può offrire, ottimizzandolo. Si deve inoltre essere preparati alla gestione dei rischi perché tutto può succedere, anche dopo la chiusura della prenotazione, bisogna quindi imparare a lavorare d’anticipo”.

Lara Morano

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