Turismo delle radici, in viaggio alla scoperta delle origini

Sono oltre 80 milioni le persone di origine italiana che vivono fuori dai confini nazionali e il 2024 sarà l’anno del turismo delle radici. Un fenomeno che, considerato l’ampio bacino, coinvolgerà nel settore del turismo un nuovo target di viaggiatori animato da motivazioni emotive, legate alla memoria e alla riscoperta della propria famiglia. Secondo i dati diffusi da Enit, il 30% del turismo delle radici, equivalente a circa 3 milioni di viaggiatori, copre sia un target giovane che va dai 25 ai 34 anni (25,7%) sia un target che va dai 55 ai 64 anni (24%). Questi viaggiatori programmano visite a lunga permanenza in Italia, con una media di sette giorni a viaggio, generando un indotto economico significativo. Solo nel 2021, infatti, il turismo delle radici ha mosso oltre 4,2 miliardi di euro.

Intanto, grazie anche al supporto di Enit, si vanno delineando le linee guida di un articolato progetto che comprende già: la collana Guida alle radici italiane, un viaggio sulle tracce dei tuoi antenati, la ricerca Scoprirsi italiani: i viaggi delle radici in Italia, la pubblicazione del Primo rapporto sul turismo delle radici in Italia, l’avvio presso l’Università della Calabria del primo master dedicato e una newsletter ad hoc.

“Dobbiamo concentrarci sulla creazione di un’offerta capillare di tour alla scoperta delle proprie origini grazie a coordinatori locali. -spiega Giovanni Maria De Vita coordinatore per il turismo delle radici– Predisporre un’offerta di working holidays con workshop su attività artigianali locali, realizzare una piattaforma (collegata a italia.it) per rispondere alla richiesta di tour personalizzati e finanziare borse di ricerca per monitorare questo fenomeno”. Non solo, in cantiere anche un passaporto delle origini italiane, una sorta di loyalty card per ottenere agevolazioni e servizi da parte degli operatori.

In occasione dell’anno del turismo delle radici verrà realizzata una mappatura delle manifestazioni per creare un dettagliato calendario che includerà feste tradizionali, festival e iniziative legate all’eccellenza del Made in Italy. In quest’ottica sarà fondamentale il coinvolgimento degli organismi di rappresentanza italiana all’estero per indirizzare i flussi incoming, e la collaborazione con il Ministero del turismo ed Enit per avviare iniziative di promozione oltreconfine.

Il piano di comunicazione prevede: partecipazione e co branding durante eventi di grande risonanza che si svolgono all’interno di comunità italiane, collaborazione con influencer italiani, organizzazione di fam trip per operatori turistici e campagne pubblicitarie internazionali su social e testate target rivolte ai player del settore.

Sveva Faldella

Tags: , ,

Potrebbe interessarti