Ogni tanto, qualche buona notizia c’è. E sembrerà strano, ma riguarda proprio la Turchia.
Abbiamo cercato di analizzare cosa sta accadendo in casa di chi, con tanti impegni assunti sulla stagione ormai alle porte, i viaggi in Turchia li programma, li propone e li vende sugli scaffali delle agenzie di viaggio. E si è svelato uno scenario inaspettato.
La Turchia è stata, lo scorso anno, una delle mete di viaggio più gettonate sul mercato italiano.
Secondo gli ultimi dati diffusi alla fine dello scorso anno dal Ministero della cultura e del turismo turco, erano stati oltre 420mila gli italiani che nel 2022 avevano deciso di visitarla (+260% rispetto al 2021).
Poi lo scorso 6 febbraio, il baratro. Il Paese è precipitato nel buio a causa di un sisma di magnitudo 7,8. Un sisma che, lo ricordiamo, ha colpito con conseguenze tremende soprattutto la zona est del Paese, quella al confine con la Siria. La distanza tra Istanbul e l’epicentro del terremoto, per intenderci, è di circa 900 km, la stessa distanza che c’è fra Milano e Tunisi.
“Abbiamo temuto che potesse innescarsi subito il classico effetto boomerang a livello di richieste e di prenotazioni- ci ha spiegato Michele Mosca, pm Turchia per il tour operator Guiness Travel. In realtà, ad oggi non stiamo registrando una flessione del trend. Continuiamo a ricevere richieste di preventivo e riusciamo a convertirle in prenotazioni, soprattutto per la primavera e per l’estate. L’area geografica colpita dal disastro si trova in realtà all’estremo est del paese, a una distanza di “sicurezza” da Istanbul e dalla Cappadocia, che sono storicamente le località di maggior richiamo. Probabilmente il viaggiatore Guiness è a conoscenza di questo aspetto e non è disposto a rinunciare ad un viaggio programmato da tempo. Nessuna pratica è stata annullata fino ad oggi, e noi continuiamo a promuovere la destinazione forti del successo della scorsa stagione, tanto che sulla Turchia abbiamo puntato molto con forti investimenti economici”.
L’Italia è un mercato maturo
“Le cancellazioni ci sono state in un primissimo momento, come era naturale, sulle partenze immediate- ha spiegato Domenico Cocozza, responsabile della programmazione Boscolo– ma poi questa tendenza si è fermata tanto che abbiamo deciso di lasciare aperte le vendite anche sulle date dei ponti e delle festività primaverili. Non vediamo cenni di cedimento sostanziale della domanda. E’ senz’altro rallentata, ma non c’è stata una vera e propria contrazione o battuta d’arresto, come accaduto in passato su altre destinazioni in altre circostanze”.
Tutta la programmazione Boscolo resta dunque invariata, ad eccezione del tour Turchia Archeologica che è stato annullato per ovvi motivi. L’operatore non ritiene sia necessario rivederla nell’immediato.
Anche Daniela Fecchio, titolare Europa World (Quality Group) riferisce che cancellazioni non ce ne sono state: “Alle richieste di informazioni che ci giungono- ha detto- spieghiamo bene quali siano le distanze tra le zone colpite e quelle frequentate dal turismo e questo rassicura i viaggiatori. Probabilmente il pubblico italiano ha subito una sorta di maturazione che lo sta portando probabilmente ad omologarsi al resto degli Europei che hanno da sempre un maggiore spirito critico nel valutare con consapevolezza le situazioni di pericolo al di là delle notizie che talvolta, non è il caso della Turchia, tendono ad essere un po’ esagerate. La voglia di viaggiare e di conoscere il mondo si sta dimostrando più forte che mai in questa fase post pandemica- ha concluso Daniela Fecchio”.
Ossigeno dal turismo
Il turismo è da sempre, per chiunque, una fonte preziosa di aiuto economico, e per la Turchia sarebbe un ulteriore danno perderlo. A sentire le previsioni di chi il mercato lo conosce bene però, questo non accadrà. Anzi. La Turchia si conferma, in assoluto, una delle destinazioni più richieste per la prossima estate con percentuali decisamente elevate di prenotazioni.
Alessandra Tesan