Il valore del “Made in Italy” come leva per l’incoming

L’unicum attrattivo nazionale e internazionale del nostro Paese come leva per ampliare e diversificare l’offerta turistica italiana. “C’è ancora una flessione nei flussi dall’estero, ma il recupero dovrebbe avvenire entro il 2024, a conferma di questa previsione la forte propensione ai viaggi internazionali registrata dal numero di prenotazione aeree. -afferma Roberta Garibaldi, vice presidente Tourism Ocse– Iniziano, oltretutto, i primi segnali positivi dalla Cina e il nostro impegno sarà quello di sviluppare politiche turistiche integrate sul lungo periodo per favorire pmi, occupazione, formazione e sostenibilità. Aumenta l’attrattività del nostro Paese soprattutto in termini di turismo enogastronomico con un segmento sempre più ampio interessato a visitare produttori”.

Formazione e appeal del settore

Lo scenario è positivo, soprattutto in termini di vendite “ed è necessario, dopo quasi due anni di inattività del settore che ha condizionato anche la possibilità di dare continuità alle risorse umane. -aggiunge Franco Gattinoni, presidente di Fto– Dobbiamo continuare a puntare sulla formazione per rendere di nuovo appetibile il nostro settore che oggi, oltretutto nell’epoca della digitalizzazione, deve fare i conti con il problema legato ai passaporti. Altro elemento da tenere in considerazione è la politica delle low cost: il turismo mordi e fuggi non è sano, per lavorare bene è necessaria la programmazione, è impensabile che ci siano migliaia di posti in standby per l’estate sui voli per le nostre isole”.

Aumentano rotte e flotta

L’Italia sta crescendo anche come offerta voli e, in quest’ottica, l’impegno di Ita per ampliare le rotte è notevole. “Ne abbiamo 68 in totale e in primis abbiamo deciso di lavorare sulle performance operative dal momento che abbiamo registrato una ripresa dei flussi che quasi non ci aspettavamo. -dichiara Emiliana Limosani, cco di Ita Airways– Proseguono gli investimenti anche sulla flotta con l’arrivo di 33 nuovi aerei con un minor consumo di carburante e di emissioni. Otto di questi saranno posizionati su tratte a lungo raggio, a giugno inaugureremo il Roma-Washington, a luglio il Roma-San Francisco e a ottobre avvieremo i collegamenti con Rio De Janeiro. Abbiamo visto, inoltre, un ritorno sull’advance booking (con un 50% di prenotazioni già sull’estate) e del business travel al quale abbiamo deciso di dedicare un team ad hoc, anche se al momento siamo ancora lontani dai numeri del pre pandemia”.

Tra grandi eventi e intermodalità

Sempre in ambito trasporti, fondamentale il ruolo degli aeroporti. “Il nostro ruolo è agevolare i viaggi attraverso continui investimenti per migliorare l’esperienza del passeggero. -aggiunge Andrea Tucci, responsabile direzione aviation business Malpensa e Linate di Sea– Su Malpensa vantiamo oltre 160 destinazioni operate da 75 compagnie aeree, la ripartenza anche dei grandi eventi ci troverà preparati e sarà l’occasione anche per lavorare sull’intermodalità auspicando l’arrivo dell’alta velocità sugli scali, mentre il sogno dei vertiporti sembra sempre più vicino”.

Investimenti green

Intermodalità che vede, quindi, nel trasporto ferroviario un tassello importante. “Siamo la seconda compagnia ferroviaria del Paese con oltre 200 milioni di pax e 440 città collegate, 3800 sono i passeggeri che ogni anno ci scelgono per raggiungere Malpensa. -afferma Leonardo Cesarini, cco di Trenord– Il nuovo marchio delle ‘gite in treno’ per collegare Milano a laghi e montagne quest’estate ha registrato 8.8 milioni di biglietti venduti e 50mila biglietti integrati (che integravano un’esperienza di navigazione). Stiamo cavalcando il trend di una domanda crescente di turismo sostenibile, di prossimità e a contatto con la natura. Continuiamo a investire sulla ‘flotta’ con 222 nuovi treni, di cui 88 già operativi, e sulla sostenibilità con la produzione di idrogeno in Val Camonica per alimentare i nostri mezzi”.

Eventi, tra digital e giovani

Oltre ai trasporti, anche gli eventi segnano una ripresa e il settore non si è fatto trovare impreparato. “Tutti i protagonisti del comparto hanno dimostrato grande proattività nella ripartenza. -spiega Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi & eventi– La trasformazione del mercato, delle tecnologie e della formazione hanno un grande impatto sul nostro ambito e non possiamo non fare i conti con le criticità legate alle risorse umane. Il nostro obiettivo è riavvicinare i giovani a questo ambito e per farlo abbiamo due iniziative: il ‘progetto mentore’ grazie al quale portiamo 40 ragazzi alla nostra convention e poi un altri percorso dedicato a chi lavora nel settore da meno di 5 anni. Strutture, infrastrutture, tecnologie, digitale e sostenibilità: sono queste le caratteristiche per portare i grandi eventi in Italia”.

+20% per la Capitale italiana della cultura

Uno di questi ormai è già qui e si tratta di Bergamo e Brescia Capitale italiana della cultura 2023. “Soltanto Bergamo dal 2014 a oggi ha visto aumentare le presenze del 67%, mentre nel 2022 ha recuperato i numeri pre pandemia, anche se il business travel è ancora più debole rispetto al leisure. -conclude Cristophe Sanchez, Ad di Vist Bergamo e project manager di Bergamo e Brescia capitale italiana della cultura-Prevediamo che questo evento possa aumentare del 20% (rispetto al 2019) le presenze sui due territori e puntiamo a visitatori di ritorno, con permanenza maggiore sulla destinazione e diventare sempre più attrattivi per giovani talenti”.

Sveva Faldella

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