Il punto fermo di Fto: la specializzazione del turismo organizzato

E’ un tema che a Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto, sta a cuore e sul quale la federazione sta lavorando con grande impegno: le risorse umane, quelle risorse che il comparto ha perso come risultato della pandemia. Almeno il 20%, quantifica Milani, perché le società hanno cessato la propria attività o hanno scelto forme alternative di collaborazione. Intanto, però, i volumi sono ai livelli del 2019 ed è difficile trovare personale.

“Va ripensato tutto il percorso formativo – afferma Milani -, dalle scuole fino ai master. Il bacino da cui pescare era già attivo pre-Covid, ma la mancanza ingeneratasi nel post pandemia ne ha accentuato la necessità”. Fto è tra i soci fondatori di Fondazione Its Innovaturismo, che “offrirà un percorso di addetto alla vendita interamente finanziato dalla Regione – racconta il direttore nazionale -, con un piccolo contributo da parte dell’alunno. Partirà a settembre, durerà due anni e prevederà anche un’alternanza scuola-lavoro”. La fondazione è costituita “da una compagine di associazioni di categoria e istituti tecnici, oltre a Federalberghi e Fipe”, ma soprattutto, evidenzia Milani, “si tratta di un modello replicabile“.

In parallelo, racconta il direttore nazionale, “c’è il tema delle competenze, che era un tavolo già aperto”. In termini di mappatura, “noi lavoriamo a più tavoli, europei, facendo parte di Ectaa, e italiani, con ‘Pact for skills’, programma cui partecipano mondo accademico, società d’impresa, associazioni di ricerca e istituzioni”. Sicuramente le competenze sono cambiate, si sono approfondite ancor di più: “Si stanno sviluppando analisi in questo senso – dice Milani -. A livello europeo si evidenziano digitale e sostenibilità, oltre alla parte manageriale”.

Secondo il direttore “il concetto di professionalità è la carta vincente: l’evoluzione digitale non comprometterà mai il rapporto personale. Certo bisogna essere bravi a investire in questa direzione”. Ma c’è anche la questione costo del lavoro “e qui servirà l’intervento delle istituzioni. Il nostro settore rischia di non essere appetibile e c’è bisogno d’aiuto. E’ vero che siamo ripartiti, ma prima di investire un datore di lavoro ci pensa – sottolinea Milani -; i costi sono alti e ciò che rimane in busta paga in proporzione è alto”. Quello che occorre sono “agevolazioni, incentivi permanenti e defiscalizzazione“.

Fto sta “parlando con le istituzioni e l’Its ci mette in contatto con le scuole”. Ma il Ministero è aperto al dialogo? “Sì – risponde il direttore -, ma bisogna comprendere che la specializzazione del turismo organizzato è difficilmente colmabile“. Sono diverse le domande cui dare soluzione: “Al di là della formazione, come integrare, per esempio, il discorso dei social media nei miei processi? Non si tratta di quesiti scontati”.

Nicoletta Somma

 

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