Il 21 febbraio è stata la giornata internazionale delle guide turistiche. Il ministro del Turismo, Daniela Santanché, ha voluto evidenziare l’importanza di queste figure professionali che hanno un ruolo rilevante nel tessuto socio-economico italiano, mettendo ogni giorno a diposizione le loro competenze per favorire l’incontro tra il turista e il patrimonio naturale e culturale del nostro Paese. Un plauso al loro impegno e alla loro idea di dedicare la giornata in questione, offrendo visite guidate gratuite presso mete minori, lontane dai grandi flussi turistici e dall’overtourism, sensibilizzando verso un turismo sostenibile e di prossimità, riporta una nota del ministero.
La riforma tra i principali obiettivi del Pnrr
“Il Governo è ben consapevole di quanto sia rilevante il lavoro svolto da questi operatori del settore, tanto che le guide turistiche rappresentano la prima categoria che abbiamo ricevuto in audizione nell’ottica di un percorso improntato a definire una riforma entro la fine del 2023. E proprio a questo obiettivo è finalizzato l’incontro che avremo in settimana con gli assessori regionali e le associazioni di categoria”, ha detto Santanchè.
Riforma delle guide turistiche che, per altro, rientra anche tra i principali obiettivi del Pnrr: l’intervento mira a formulare, nel rispetto delle normative locali, un ordinamento professionale alle guide turistiche e al loro ambito di appartenenza, consentendo dunque l’acquisizione di una qualifica professionale univoca conforme a standard omogenei a livello nazionale.
Il commento di Federagit
Dal canto suo Micol Caramello, presidente nazionale di Federagit, associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici di Confesercenti, ringrazia il ministro Santanché per aver ricordato la giornata in cui si festeggia la professione di guida turistica. “Per noi è un’occasione importante per far capire alle persone quale sia il mestiere della guida turistica, spiegare loro che si tratta di una professione vera e propria che contribuisce alla promozione dei territori trasmettendone storia, tradizioni e cultura. Molto spesso la nostra figura professionale non è compresa, anche dalle istituzioni stesse che, soprattutto a livello locale, tendono ancora troppo a favorire il volontariato e ad ignorare il ruolo importante delle guide per la promozione delle nostre destinazioni turistiche e dell’intero Paese”.
Il ruolo svolto
Caramello prosegue, sottolineando che “la nostra professione dovrebbe essere intesa come una leva per la promozione di ogni luogo che aspiri allo status di destinazione turistica. La tendenza del mercato, soprattutto attraverso i portali internet, va già in questa direzione con la richiesta sempre più pressante di ‘local guides’ a cui si affida il turista per vivere un’esperienza autentica nel nostro Paese. Le guide turistiche potrebbero essere fondamentali anche per prolungare la stagione turistica ed incrementare il tasso di presenze turistiche nella bassa stagione, ampliando l’offerta con l’inserimento di destinazioni non ancora vendute come località turistiche. Si pensi ad esempio ai piccoli borghi o alle località rurali e marinare”.
Non solo, “oggi più che mai è necessario valorizzare la professione di guida turistica, risorsa fondamentale dell’accoglienza turistica di livello e per la trasmissione della cultura italiana ai visitatori che giungono da tutto il mondo. Auspichiamo – conclude la presidente di Federagit Confesercenti – che nella bozza di legge che il ministro con ogni probabilità ci sottoporrà a breve si tenga conto di quelle che sono le nostre richieste. L’obiettivo deve essere una legge che finalmente ci tuteli nei confronti dei tour operator europei, dell’abusivismo, delle piattaforme online e dei gestori museali che in questi anni, insieme alle difficoltà dovute alla pandemia, hanno minato il nostro settore facendo sì che molti colleghi decidessero di chiudere la partita Iva e di cercare altrove un lavoro più sicuro”.