L’industria del tempo libero deve affrontare un enorme squilibrio di genere. Numeri alla mano solo il 7% delle posizioni di a.d. e presidente è ricoperto da donne, nonostante la crescita marginale delle stesse nella dirigenza alberghiera, non ci sono amministratori delegati o presidenti donne nei principali gruppi alberghieri del mondo. E’ quanto emerge da una ricerca realizzata su società quotate in borsa, che ha rivelato come l’industria del tempo libero stia affrontando una grande disparità di genere, con solo il 7% dei primi posti occupati da donne, in netto contrasto con l’equilibrio 50-50 che c’è nella forza lavoro complessiva.
I dati del rapporto
Il rapporto “The numbers behind women in leadership: Leisure” è stato realizzato dalla società di consulenza privata Aptamind Partners ed è supportato dal World Travel & Tourism Council (Wttc). Si è basato su dati pubblicamente disponibili provenienti dal mondo dei più grandi gruppi alberghieri, casinò e società di intrattenimento e mostra che il divario di genere si amplia man mano che si sale nelle posizioni.
Da un saldo complessivo del 50% nella forza lavoro del settore del tempo libero, la percentuale di donne scende al 42% nella dirigenza di medio livello e al 33% nella dirigenza senior. A livello di C-Suite, solo un dirigente su cinque è donna, con un calo al 7% ai vertici.
L’industria dei casinò e dell’intrattenimento supera gli hotel, con tre amministratori delegati donne e quattro presidenti donne, ma la concorrenza è tutt’altro che agguerrita fa presente il rapporto. Un marginale miglioramento della percentuale di donne dirigenti nel settore alberghiero non si è tradotto in un maggior numero di donne nei ruoli dirigenziali e senior.
Cambiare si può
Tuttavia, il rapporto mostra che il cambiamento è possibile e si vede chiaramente nella percentuale di donne nei consigli di amministrazione delle aziende del tempo libero, che è passata dal 17% nel 2007 al 28% nel 2022. Più di recente, il numero di donne presidenti dei consigli di amministrazione di società di casinò e intrattenimento è cresciuto dal 6% al 12% tra il 2019 e il 2021 e il numero di amministratori delegati donne è aumentato dal 3% al 9% nello stesso periodo.
“Sebbene siano stati compiuti alcuni progressi negli ultimi due anni, c’è ancora molto lavoro da fare – osserva Aradhana Khowala, ceo di Aptamind Partners e autrice del rapporto -. Abbiamo bisogno di un cambiamento radicale nel modo in cui pensiamo e parliamo di genere e leadership. E dobbiamo andare oltre le iniziative ben intenzionate e gli esercizi di selezione e iniziare a compiere passi concreti per correggere l’attuale squilibrio. Uno dei principali ostacoli al miglioramento della diversità di genere è la mancanza di dati approfonditi e solidi di dominio pubblico”. L’autrice esorta ad analizzare “dove siamo in modo da poter andare avanti insieme con un’azione collettiva”.
Dal canto suo Julia Simpson, president & ceo Wttc, non ha dubbi: “Mettere le donne al centro della scena dei viaggi e del turismo garantirà un futuro migliore al settore”.
Le sei soluzioni
Il rapporto offre sei passaggi chiave che l’industria del tempo libero può compiere per incrementare il numero di donne nelle posizioni di leadership, tra cui una migliore divulgazione e relazioni periodiche, regolamentazione e verifica indipendenti e incentivi e responsabilizzazione della leadership per i progressi sulla diversità di genere.
Il rapporto è il primo di una serie di quattro pubblicazioni che analizzano la presenza femminile in ruoli di alto livello all’interno di diversi settori dei viaggi e del turismo, come il tempo libero, l’aviazione, le crociere, le Ota, il f&b.