L’aeroporto del futuro tra digital e green

Secondo il report di Sita Meet the Megatrends, taxi aerei elettrici, metaverso, biometria sono alcune delle tendenze che influenzeranno il settore per i prossimi 10 anni. Non solo, intelligenza artificiale, blockchain, robot, veicoli e attrezzature di mobilità autonomi saranno di supporto a passeggeri e personale. “Digitalizzazione per noi significa continuare a svilupparsi in termini di facilitazione dei servizi per il passeggero. -spiega Mauro Bolla, country manager Italia di Ryanair– In quest’ottica investiamo su nuove funzionalità della nostra app, soprattutto per aggiornamenti in real time. Grande attenzione rivolta anche verso la sostenibilità con l’arrivo di 210 macchine 737 Gamechanger che garantiranno meno consumi ed emissioni”.

Parola d’ordine digitalizzazione

Anche Ita Airwys si sta muovendo nella medesima direzione. “Siamo sempre più una compagnia digital oriented e continuiamo a lavorare a stretto contatto con tutti gli operatori della filiera. -aggiunge Tommaso Fumelli Vp sales Italy– Di pari passo stiamo portando avanti anche progetti legati all’intermodalità: tra gli obiettivi la sostenibilità e il miglioramento della customer experience andando a ridurre sempre più i tempi di attesa in tutte le fasi del viaggio. Proseguiamo anche con il rinnovo della flotta ed entro il 2026 avremo aeromobili più moderni e meno inquinanti. L’obiettivo dell’Ue è ridurre del 55% delle emissioni, ma è un traguardo molto ambizioso da raggiungere con il Saf”.

Aeroporti per tutte le età

Nel realizzare l’aeroporto del futuro, si dovrà tenere conto non solo della Generazione Z e dei millennial, e quindi di elementi come biometria e biglietti digitali, ma anche dei passeggeri silver, che voleranno sempre più frequentemente. “Noi cerchiamo di far evolvere l’aeroporto per rispondere alle esigenze di tutti i segmenti, dobbiamo anche riflettere sul fatto che nel 2070 oltre il 53% degli europei avrà più di 65 anni. -spiega Federico Scriboni, head of aviation business development Adr– Intanto stiamo portando avanti il progetto Digiport (con la completa digitalizzazione dei passaggi in aeroporto) e Q Pass dove i pax possono prenotare gli slot per le procedure di sicurezza. Entro il 2030, inoltre, vogliamo raggiungere l’obiettivo di Net 0 emission e in ambito green già oggi grazie a un sistema idrico duale il 66% dell’acqua utilizzata, ove possibile, è non potabile”.

Procedure più snelle

Anticipare le esigenze dei passeggeri, un traguardo raggiungibile grazie alla digitalizzazione secondo Sacbo. “Che consentirà anche di rendere più servizi ai passeggeri, ottimizzando i tempi soprattutto per quanto riguarda i controlli di sicurezza ma in questo caso le normative e le procedure devono essere più snelle. -afferma il direttore generale Emilio Bellingardi– In ottica green voglio menzionare la nostra Mobility Plaza, un piazzale per i collegamenti dei bus con lo scalo, mentre nel 2026 arriveranno anche i treni. Non c’è competizione tra questi ultimi e gli aerei, ma dobbiamo sfatare il mito sul fatto che i treni impattino meno sull’ambiente e che possano raggiungere tutte le destinazioni”.

La biometria

21 aeroporti nel mondo hanno già predisposto controlli biometrici per i passeggeri dal check-in fino all’imbarco. “Gli scali di Fiumicino, Ciampino, Bologna e Linate stanno già lavorando per adeguarsi in quest’ottica. -dichiara Flavio Ghiringhelli, presidente di Ibar– Anche Iata sta sviluppando One Id per aiutare i passeggeri durante i controlli di sicurezza, nel pieno rispetto dei parametri di Gdpr: questo consentirà agli aeroporti di ridurre drasticamente le tempistiche e anche i governi potranno avere la sicurezza di controlli più precisi. Per quanto riguarda l’impatto ambientale del comparto, è giusto precisare che il settore trasporti incide per il 17.4%, in questo dato però il 75% è dovuto al trasporto su gomma, mentre solo l’11.4% dagli aerei”.

E il face boarding

Il face boarding è già in sperimentazione negli scali di Milano e Roma. “Una volta che un passeggero è registrato, viene riconosciuto anche nei passaggi successivi. -conclude Giorgio Medici, environment and funded initiatives director di Sea– Questi programmi devono diventare di adozione globale e trasversale, un passeggero deve poter ‘portare con sé’ i propri dati che vengano sempre riconosciuti da un sistema e in questo scenario dobbiamo anche essere aiutati da un quadro normativo semplificato. Ci stiamo muovendo sempre più verso la sostenibilità e l’intermodalità: a Malpensa è aperto il cantiere per far arrivare i treni passanti direttamente in aeroporto e sempre Milano guida la Alliance Net 0 Aviation voluta dall’Ue. Per raggiungere questo obiettivo tutti gli attori della filiera devono guardare nella stessa direzione e lavorare in maniera coordinata”.

Sveva Faldella

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