Puglia-Btm: il futuro è la sinergia tra pubblico e privato

La Puglia ha aspettative di forte crescita economica attraverso il turismo, anche grazie a un dialogo aperto con l’Unione Europea, ma l’obiettivo di crescita mira a non cullarsi sulla disponibilità dei fondi pubblici, rafforzzando le sinergie con i privati. A questo proposito, l’evento fieristico Btm, organizzato per la prima volta a Bari, ha aperto una vetrina su quello che sarà il futuro della destinazione.

I tre punti cardine

Destagionalizzazione, identità territoriale e sostenibilità sono i tre punti cardine, sui quali lavorare e puntare, forti dei risultati raggiunti dalla Regione, che ha incrementato i numeri nel 2022, superando quelli del 2019, vincendo così la battaglia contro la crisi pandemica. L’unica curva leggermente negativa è stata registrata nel mese di agosto, con percentuali non troppo preoccupanti a causa del turismo soprattutto italiano.

La vera soddisfazione è stata quella di riscontrare, invece, in tutto il resto dell’anno un numero considerevole di stranieri, i cui mercati principali sono Germania e Francia. Il 21% è ancora dato da un turismo interno, e quindi pugliese, segno che l’attaccamento degli abitanti è forte, ed è su quello che enti del Turismo, istituzioni e operatori del settore puntano.

Il segreto è fare rete e il marketing territoriale inizia già in aeroporto a Bari, dove le pareti sono piene di immagini evocative su ciò che la Puglia è. Parallelamente si punta sul wedding, visto sempre di più come un elemento identitario che si vuole portare a una dimensione ancora più elevata, tale che la Puglia possa diventare la destinazione ideale per gli sposi, che vogliano ricordare per sempre il giorno delle nozze.

La diffusione di una cultura sempre più attenta all’ecologia e al rispetto per l’ambiente passa anche da campagne di sensibilizzazione verso il corretto smaltimento dei rifiuti, condotte tramite un video promozionale che si rivolge sia ai cittadini sia ai turisti.

L’internazionalizzazione

“Nonostante siamo stati penalizzati, come tutti, dalla pandemia, non dobbiamo rinunciare al processo dell’internazionalizzazione – dichiara Aldo Patruno, presidente di turismo e promozione – perché i dati del 2022 danno buone speranze, e contribuiscono alla destagionalizzazione che, più che una sfida, è un obiettivo. Siamo la regione che cresce di più dal punto di vista del Pil, ma c’è ancora tanto da fare perché siamo ancora in debito di sviluppo. L’Europa ci ha dato fondi da investire sul settore, ma dobbiamo andare oltre la logica del Pnrr perché quella riguarda i grandi investimenti infrastrutturali e non dobbiamo fermarci solo a quelli perché vanno supportati da progetti. E, se il prodotto balneare resta al centro, noi a partire dal mare, dobbiamo cominciare a diversificare: mare è anche produzione ittica, antichi mestieri a esso legati che appassionano il turista, sport, archeologia e turismo subacqueo. Fare rete tra le risorse che costituiscono l’identità culturale e storica del luogo è la sfida per il prossimo futuro“.

Valorizzare le risorse

Il presidente Michele Emiliano, aggiunge: “Non solo numeri, ma anche qualità, dobbiamo puntare sulle nostre risorse e valorizzarle, quella è la vera campagna marketing”.

A soffermarsi sui dati l’assessore regionale al turismo, Gianfranco Lopane: “Dobbiamo smettere di pensare che i dati siano solo di proprietà della regione, al contrario devono essere aperti, ci devono aiutare a fare delle scelte per migliorarci. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione, in un lavoro di squadra tra pubblico e privato, che sarà la carta vincente per perfezionare tutte le criticità, in una messa a sistema che aiuterà la Puglia a crescere. Quindici milioni e settecentomila presenze sono sicuramente importanti, ma non dobbiamo fermarci a questo, dobbiamo puntare su indicatori di qualità che ci porteranno a vincere tutte le sfide, andando nella direzione di costruire destinazioni interne che possano durare anche quando le risorse pubbliche non ci sono”.

Lara Morano

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