Federcongressi&eventi, la convention del fare

Presenza della politica e della pubblica amministrazione, oltre a 300 convenuti, alla XIV convention di Federcongressi&eventi, appena conclusasi al Palazzo degli Affari di Firenze. Come non la si vedeva da anni, a partire dal ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ha incalzato subito la platea.

“Il congressuale – ha dichiarato – è un segmento strategico del turismo italiano. I congressi internazionali più importanti si svolgono nel nostro Paese per l’indubbia capacità degli operatori ma anche perché sappiamo offrire più e meglio dei nostro competitor: L’Italia è il terzo brand al mondo ma manca la consapevolezza della nostra capacità. Dobbiamo credere di più in quello che facciamo e rappresentiamo. Perché siamo l’Italia! Dobbiamo promuoverci meglio facendo sistema. Fino a ora, però, la politica si è poco interessata al comparto, oltretutto tra i più colpiti dalla pandemia. Oggi, però, il Governo crede nel settore: siamo pronti a fare squadra, senza divisioni, per lavorare insieme, per investire in formazione e fare quindi del turismo un volano di ascensore sociale per i nostri giovani”.
E poi l’annuncio e l’endorsement: “Il ministero del Turismo ha lanciato un bando per un miliardo e 380 milioni per il settore ricettivo con l’obiettivo di offrire più location dove ospitare i congressi, capaci di destagionalizzare il turismo. Fare crescere il Mice significa fare crescere l’economia nazionale. Noi ci siamo. E io, come ministro, ci sono”.

Mice 13a economia mondiale

“A nome di tutta la filiera della meeting industry – ha detto Gabriella Gentile, presidente Federcongressi&eventi – siamo grati al ministro e ai rappresentanti delle istituzioni che stanno testimoniando un concreto interesse a sostenere lo sviluppo e la crescita del comparto. Il riconoscimento del valore del turismo congressuale gratifica l’impegno, la serietà e professionalità dei professionisti e delle imprese del nostro settore ed è il punto di partenza di una fase decisiva e importante di rilancio del turismo congressuale italiano”.

Gentile ha mostrato un video con importanti riferimenti numerici: il Mice rappresenta la 13° economia al mondo, generando 1300 miliardi di dollari e dando lavoro a 26 milioni di persone.
Nel 2021, secondo i dati Oice, in Italia sono stati complessivamente realizzati 86.438 eventi in presenza o in formato ibrido, numero che rappresenta un aumento del 23,7% rispetto al 2020. I convegnisti in presenza sono stati 4.585.433 (+14,7% rispetto al 2020) e le presenze 6.798.425 (+16,3% rispetto al 2020).

“L’Italia è il Paese dove sono stati organizzati più eventi congressuali in tutta Europa nel 2022. Dopo il periodo buio della pandemia la meeting industry italiana è subito ripartita e sono certa che, grazie all’impegno corale di istituzioni, imprese e stakeholder, l’Italia conquisterà il ruolo di leader del Mice internazionale che le spetta”, ha aggiunto Gentile.

Trasformazioni per essere competitivi

“L’80% della spesa generata in ambito Mice – ha proseguito -va a fornitori tipici del mondo del turismo come trasporti, alberghi e ristoranti. Assistiamo a una spinta di rinnovata vitalità che richiede profonde trasformazioni, anche tecnologiche. Ma i cambiamenti richiedono anche nuovi modelli organizzativi, competenze specifice e trasversali e la massiuma attenzione alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica per essere davvero competitivi sul terreno internazionale“.

 

Volano dell’economia

“Sono state due giornate di lavoro intense e proficue insieme a tutta la Mice industry italiana. Il settore congressuale è un segmento estremamente strategico per il territorio e un volano indiscusso per l’economia”, ha aggiunto Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera.

 

Paola Olivari

 

 

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