Il piano strategico farà leva su mare, digitale e fiere: a dirlo Daniela Santanché, ministro per il Turismo. Il piano è pronto, scrive Il Sole, e verrà discusso con la conferenza Stato-Regioni, il Parlamento e soprattutto “i principali player”. “Dobbiamo puntare sul brand Italia nella comunicazione internazionale e lasciare la narrazione dei singoli territori al viaggiatore italiano che vuole scoprirli – ha detto il ministro nell’intervista al quotidiano -. Il piano va prima presentato e discusso con gli interlocutori istituzionali, ma posso anticipare che avremo con noi un’influencer conosciuta in tutto il mondo: la Venere di Botticelli – ha affermato -. Con l’agenzia Armando Testa abbiamo immaginato un video con la Venere di Botticelli che, girando in monopattino, farà scoprire o rivedere le bellezze note e meno note del nostro Paese. Obiettivo il turismo internazionale”.
Ma quali sono, domanda Il Sole, i punti fondamentali del piano per il turismo? “Le cose basiche fanno la rivoluzione. Nessuno inventa niente, si può copiare al meglio quello che gli altri fanno bene. Le faccio tre esempi su tre settori: il mare per le infrastrutture, il digitale per il settore del turismo organizzato, le fiere per l’espansione internazionale del brand Italia“.
Il mare, ha commentato il ministro, è la vera alternativa al traffico stradale. “Per costruire un’autostrada servono anni. Utilizzare le vie del mare sarà molto più veloce”. Il digitale “ha rivoluzionato il turismo ma noi pensiamo che ci sia ancora spazio per un lavoro taylor made, quello che fanno le agenzie di viaggio conoscendo uno per uno i clienti. E noi vogliamo aiutarle. Certo, qui si apre un altro dei capitoli previsti dalle trecento pagine del nostro piano, quello della formazione di chi lavora nel settore. E poi il digitale significa anche essere sicuri di trovare il wi-fi nei campeggi, nei porti turistici”. Quanto alle fiere, “è un comparto nel quale lavorano 3.700 addetti con un volume di affari di circa 1,4 miliardi di euro. Nel settore delle fiere siamo secondi in Europa e quarti nel mondo per consistenza delle strutture espositive coperte. Il piano ha l’ambizione di usare le fiere non solo per far venire gli espositori da noi, ma per esportare il brand Italia all’estero. Basta guerre tra fiere italiane. Lavorare insieme. Il brand è uno”.
In tutto questo Enit? “E’ nato per promuovere l’Italia nel mondo e dovrà dedicarsi a questo, al brand Italia come focus del nostro turismo. Le strutture oggi devono essere adeguate al cambiamento. Abbiamo creato un bando per migliorare le nostre strutture ricettive. Un miliardo e 380 milioni”.