Duecento aerei di base in Italia e 100 milioni di passeggeri entro il 2035. Sono gli obiettivi che si pone il numero uno di Ryanair, Michael O’ Leary, a margine dell’inaugurazione di due nuovi scali per la manutenzione dei velivoli a Bergamo Orio Al Serio.”Ci aspettiamo di continuare a crescere ancora – ha aggiunto il manager – perché l’Italia è il mercato che cresce di più in Europa“.
O’ Leary ha ricordato che il prossimo inverno avverrà “una consegna da Boeing di 55 nuovi aeromobili. Abbiamo 12 aeroporti italiani e vogliamo basare 10 di questi aerei in Italia per l’estate del 2024“. Il vettore prevede “di passare dai 56 milioni di passeggeri attesi per quest’anno a 62-63 milioni nel 2024“. “Oggi siamo a circa 100 aeromobili basati in Italia e vogliamo arrivare a 200 aeromobili entro metà della prossima decade – ha commentato – entro il 2033-34-35. E vogliamo portare a 100 milioni il numero di passeggeri da e per l’Italia”.
Dieci nuove rotte a Bergamo
“Ryanair – ha proseguito O’ Leary – ha investito oltre 50 milioni di euro nei suoi 5 hangar per la manutenzione di ultima generazione, che ora assicurano oltre 250 posti di lavoro altamente retribuiti nel settore dell’ingegneria aeronautica a Bergamo e in Lombardia”. O’ Leary ha poi annunciato che “nel 2023 Ryanair baserà a Orio al Serio quattro aeromobili in più per un totale di 24 aerei“. La low cost inoltre “aprirà 10 nuove rotte a Bergamo aumentando il traffico a 13 milioni di passeggeri all’anno“. Quest’anno “baseremo 100 aerei in tutta Italia e aumenteremo il traffico del 12% da 50 milioni 56 milioni”.
Le tariffe di Lufthansa
Per il ceo Lufthansa è “un partner migliore di Air France per Ita, ma si limiterà a portare i passeggeri a Monaco e Francoforte, come ha già fatto a Bruxelles e a Zurigo con Sabena e Swissair. Sono contento per noi – ha precisato – perché alzerà le tariffe dei voli di Ita e così la gente volerà di più con noi“. Il manager ha poi evidenziato come non sia vero che i giovani preferiscono il treno all’aereo. “Il treno ha senso per i viaggi fino a due ore, poi ci vuole l’aereo”. Per O’ Leary chi vuole andare da Milano a Roma prende il treno “ma chi vuole andare in Sicilia o in Sardegna che fa? Deve per forza volare con noi e noi lo portiamo a destinazione”.