Segna il ritorno ai momenti felici del turismo la 26esima edizione di Bmt, la fiera che si svolge alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 16 al 18 marzo prossimi. “Abbiamo un bel parterre di espositori, che sono quasi 500 – annuncia il presidente della manifestazione Angelo De Negri – dai tour operator alle compagnie aeree e di navigazione, dai giganti delle crociere agli enti del turismo internazionale e alle Regioni d’Italia, dagli hotel alle catene alberghiere”.
“Almeno nelle intenzioni – prosegue De Negri – sembra un ritorno agli anni più sereni. C’è voglia di tornare ad emozionarsi. Per chi, come noi, resta con i piedi per terra, la situazione fa ben sperare, ma non bisogna dimenticare che che l’anno scorso c’è stata una timida voglia di ripresa ma poi Omicron ha provocato tante cancellazioni nei viaggi di nozze e tanti clienti che avevano versato i soldi per partire hanno poi deciso di rimandare. Adesso stiamo ripartendo da zero”.
La stagione estiva
A Bmt il tradizionale taglio del nastro è sempre coinciso con l’avvio della stagione estiva vera e propria. “Sulla carta sono previste migliaia di presenze”, sottolinea il manager e per il workshop incoming saranno presenti 150 buyer nazionali e internazionali. “Sono contento del fatto che si torna a dire che le fiere sono strumenti di comunicazione importanti, specialmente ora che c’è il ritorno al contatto diretto tra le persone”, afferma il presidente, che non scorda però i tre anni di sofferenza che hanno colpito il settore: “Molte imprese, specialmente agenzie di viaggi, non ce l’hanno fatta e hanno dovuto chiudere. Nei momenti bui le aziende hanno ridotto la presenza di figure commerciali e adesso, strano a dirsi, si fa fatica a trovarle. E’ difficile reperire personale, perché è subentrata la disaffezione”.
Le imprese del turismo che sono rimaste in piedi “hanno fatto il massimo sforzo, con qualche aiuto del governo, ma alla fine, se dovesse andare male questa stagione, il turismo organizzato rischia di sparire. E’ stato difficile resistere fino ad ora, le aziende si sono indebitate nella speranza della ripartenza”, prosegue De Negri.
I segnali di mercato
Da imprenditore in attività da metà degli anni Settanta, De Negri ha il polso del mercato: “I segnali sono ancora timidi – ammette -. Le Maldive funzionano abbastanza bene, si sta riprendendo l’Egitto perché è un prodotto medio, ma le tariffe aeree sono impazzite con 1800-2mila euro di quote per il lungo raggio. Occorrerebbe disciplinare l’attività delle compagnie aeree che anche quest’anno rischiano di cambiare schedule sotto data.” L’imprenditore considera poi gli aumenti dell’energia e la guerra in corso che minano la possibilità di spesa del ceto medio e delle famiglie. “La gente è prudente, le famiglie non possono permettersi destinazioni a lungo raggio, a meno che non siano benestanti”. Per questo è importante che il governo faccia la sua parte. “Oggi le aziende per rimettere in moto la macchina hanno bisogno di liquidità – afferma – e poi c’è la questione del cuneo fiscale che ci soffoca. L’appello che faccio al ministero del Turismo è: meno proclami e più fatti, perché sia le grandi che le piccole imprese rischiano di affogare se non supportate a dovere”. L.D.