Un recente programma di National Geographic Channel ha stimato che ogni anno negli scali statunitensi vengano abbandonati milioni di cose; la cifra non include quanto viene lasciato sugli aerei.
Ricongiungere questi oggetti con i legittimi proprietari è una vera e propria sfida, anche perché i viaggiatori si trovano spesso ad affrontare la frustrazione nel cercare di recuperare un oggetto smarrito.
A Syracuse il processo era inefficiente: era manuale, spesso comprendeva telefonate e messaggi vocali, richiedeva che il personale di sicurezza dell’aeroporto cercasse nell’inventario della sala e facesse corrispondere fisicamente un oggetto alla descrizione del chiamante. Secondo la testimonianza di un cliente, il lost & found di Syracuse consisteva in “un armadio pieno di oggetti” organizzati solo in un documento Excel.
L’intelligenza artificiale
Nel frattempo, però, sono stati sviluppati strumenti di intelligenza artificiale in grado di risolvere il problema. Quanto riferito dal passeggero ha indotto Mehl a collaborare con la startup Boomerang di Miami, che ha sviluppato soluzioni per università e stadi sportivi. Syracuse si aggiunge a Savannah/Hilton Head come partner di Boomerang per il lancio nel settore aeroportuale.
L’amministratore delegato di Boomerang, Skyler Logsdon, ha dichiarato di aver deciso di fondare l’azienda insieme agli amici Philip Inghelbrecht e Augustine Diep-Tran durante una sessione di brainstorming in Messico un paio di anni fa. All’epoca Inghelbrecht, che ha dato vita all’applicazione Shazam per l’identificazione delle canzoni, si lamentava del fatto che le sue due figlie avessero perso molte cose quando viaggiavano, ma anche se aveva fatto denunce di smarrimento, non erano state fruttuose.
La soluzione di Boomerang è progettata per rendere più semplice il processo di identificazione: dopo che il personale dell’aeroporto ha scattato una foto dell’oggetto smarrito e aggiunto alcune note, le informazioni vengono salvate all’interno della piattaforma. Nel frattempo, i clienti sono invitati a presentare la denuncia in formato digitale, fornendo descrizioni e, quando possibile, foto.
Dopo l’invio del reclamo, l’algoritmo di Boomerang, guidato dall’intelligenza artificiale, cerca di abbinare il reclamo agli oggetti smarriti. Se c’è una corrispondenza, il personale dell’aeroporto viene inviato per verificarla. Il software Boomerang avvisa i clienti del ritrovamento, stampando anche le etichette di spedizione se l’utente ne fa richiesta. Il servizio non ha costi per l’utente, tranne per la spedizione e a seconda della policy dell’aeroporto.
Quindici scali, tra cui Dallas-Fort Worth, Denver e Amsterdam, si sono affidati a una soluzione sviluppata da Lost and Found Software, con sede a San Francisco, che opera su una base simile, assistita dall’intelligenza artificiale.
Il ceo di Boomerang ha affermato che, con l’aumento della popolarità degli AirTag di Apple e di prodotti simili, cresce la pressione sugli aeroporti affinché migliorino i processi di recupero degli oggetti smarriti. Un passeggero non può presentarsi all’ufficio oggetti smarriti e dire: “Dov’è la mia borsa, le chiavi dell’auto o il portafoglio. Deve esserci una piattaforma che li colleghi”.
Secondo il responsabile commerciale di Syracuse è troppo presto per sapere se Boomerang ha migliorato il tasso di recupero degli oggetti smarriti, ma è ottimista. “Con l’automazione, andiamo incontro ai clienti dove sono effettivamente”.
E in Italia?
Ma come funzionano in Italia i lost & found? Lo abbiamo domandato ad alcuni scali e l’impressione è che nella gran parte dei casi automazione e utilizzo dell’intelligenza artificiale siano ancora lontani.
Il catalogo degli oggetti smarriti negli aeroporti di Malpensa e Linate è molto vario e anche piuttosto bizzarro: iPhone e lettori e-book, ma anche una bici e un amplificatore, fino alla mazza da cricket e agli sci e persino al cuociriso. Sea organizza da tempo un’asta: da fisica è diventata virtuale, con una piattaforma dedicata. Chi non riesce a resistere alla tentazione di vedere l’oggetto del proprio desiderio, può trovare i lotti nella sede della G.I.V.G. SRL a Varese, previa richiesta tramite mail.
Adr in caso di smarrimento del bagaglio e per gli oggetti smarriti a bordo dell’aeromobile, suggerisce di rivolgersi alla società di handling – che svolge i servizi di assistenza a terra per conto della compagnia aerea – del volo di provenienza e indicata sul monitor accanto al nastro di riconsegna.
Torino fa una distinzione tra l’attività dell’ufficio lost & found, che si occupa della ricerca dei bagagli etichettati smarriti dalle compagnie aeree durante i voli e quella dell’ufficio Oggetti Smarriti/Lost Properties. “Per l’attività dell’ufficio Lost&Found l’aeroporto utilizza le procedure standard comuni a tutti gli scali, avvalendosi di un’unica piattaforma mondiale – afferma Sagat -. Per quel che concerne invece l’attività dell’ufficio Oggetti Smarriti/Lost Properties dell’aeroporto di Torino il ricongiungimento dei beni depositati con i legittimi proprietari avviene tramite le segnalazioni via e-mail che i passeggeri inviano con la descrizione degli oggetti persi all’indirizzo dedicato oggettismarriti@sagat.trn.it: questi ultimi vengono registrati su un file dedicato e depositati in un armadio o in scatole e tramite la descrizione dell’oggetto, la data e il luogo di smarrimento vi si abbina il legittimo proprietario“. Anche Torino ha organizzato un’asta in cui sono stati messi all’incanto i beni depositati da oltre un anno e sino a quel momento non reclamati.
Trapani spiega nel dettaglio che, “in caso di mancata riconsegna o di danneggiamento del bagaglio registrato, il personale addetto deve compilare, alla presenza del passeggero, un rapporto di smarrimento o di danneggiamento, comunemente chiamato Pir (Property Irregularity Report) tramite un sistema informatico globale di ricerca bagagli, chiamato WorldTracer. Questo sistema – dice Airgest – sviluppato in collaborazione da Iata e Sita e condiviso, peraltro, da parecchi vettori, consente di localizzare e rintracciare i bagagli smarriti attraverso una ricerca della durata di cento giorni che prevede ricerche web, analisi in tempo reale, invio di sms al passeggero in attesa del proprio bagaglio”. Quanto lost & found/Oggetti rinvenuti, sono tenuti due registri in formato elettronico, sui quali vengono annotati tutti i dati utili al ritrovamento. “Il gestore è responsabile dei bagagli/oggetti custoditi all’interno del magazzino e, pertanto, perché ne sia garantita la massima sicurezza, il locale è munito di telecamere a circuito chiuso e vi è stato installato un armadio blindato”.
Sulla stessa linea Genova: “La gestione è tradizionale attraverso un sistema di archiviazione digitale. Il ricongiungimento avviene attraverso segnalazione da parte dell’utente (telefonica, email, whatsapp e canali social) per successivo recupero presso la nostra sede”.
Nicoletta Somma