Burgio, Alpitour: “Cambiano le priorità di consumo”

“Si stanno già prenotando le vacanze di Natale 2023, stanno cambiando le priorità di consumo e per il turismo si pianifica di più”. A parlare, in occasione del recente summit alberghiero di Pambianco, è il presidente e a.d. di Alpitour, Gabriele Burgio.

35mila preventivi al giorno

“Il nostro gruppo sta gestendo – prosegue il manager – dai 30 ai 35mila preventivi al giorno, pari a quasi 100mila persone in partenza”. Un dato che testimonia la vigorosa ripresa dei flussi di vacanzieri. Ma per gestire questi numeri l’apporto della tecnologia è fondamentale.

Più che triplicati gli informatici

“Per l’attività tour operating, che vale l’80% dei ricavi, in tre anni siamo passati da 1000 a 950 dipendenti, mentre gli informatici sono cresciuti da 40 a 140 e non bastano ancora e, oltretutto, non si trovano. Spendiamo decine di milioni in tecnologia”. La piattaforma tecnologica del gruppo ha il compito di gestire ben 15 milioni di alternative di vacanza “e grazie anche alla tecnologia (italiana) siamo in grado di dare risposte  molto rapide”.

Il business aereo

Per quanto riguarda il business aereo, tradizionalmente giudicato pericoloso dalle banche perché legato al dollaro per il leasing, la manutenzione, i ricambi e il carburante, il segreto è “gestire bene il rischio valuta e non concentrarsi troppo sulle vendite in house, ma avere clientela terza (attualmente incide per il 50% circa del business, ndr)”. La flotta Neos ha tre anni di vita, è stata rinnovata durante il covid, e c’è stato un forte investimento, visto che “non abbiamo fatto cassa integrazione con Neos per non perdere il know how”.

Il fronte alberghiero

Sul fronte alberghiero il fatturato raggiunge quasi i 180 milioni di fatturato e rappresenta circa il 20% dei ricavi del gruppo. Oltre al mare, VoiHotels sta puntando sulle città con i recenti investimenti a Taormina, Roma, Venezia. “Vogliamo dare un servizio ai clienti che viaggiano per turismo ma che non vogliono spendere troppo”, spiega Burgio. Per quanto riguarda una visione generale sull’ospitalità, il presidente afferma che “nessuno di noi è conscio della potenza del brand Italia e inoltre c’è una distonia tra il mondo degli imprenditori e il territorio”.

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