Gli italiani tornano a prenotare con grande slancio le vacanze in Egitto, dopo che il 2022 si è chiuso per il Paese dei Faraoni con un recupero di circa il 50% dei flussi turistici pre-pandemici dall’Italia.
Le prospettive per l’anno in corso sono decisamente ottimistiche, con crescite per il mercato italiano stimate attorno al 30%, un trend che si conferma in linea con le previsioni più generali che vedono per il turismo egiziano una crescita del 30% su base annua, con il raggiungimento dei 30 mln di visitatori entro il 2028.
Amr Elkady, ceo dell’ Egyptian Tourism Authority, ha spiegato quanto i viaggiatori italiani stiano tornando ad apprezzare le crociere sul Nilo e in Mar Rosso soprattutto Sharm El Sheikh, destinazione interessata, in occasione della Cop-27 delle Nazioni Unite, da una significativa operazione di make-up che ha riguardato molti servizi ed infrastrutture: “In uno scenario di costi del travel che stanno lievitando a livello globale – ha detto Elkady – le mete turistiche egiziane riescono a difendersi molto bene perché caratterizzate da una varietà tale di offerta che consente loro di adattarsi ad ogni budget”.
Attesa per l’aeroporto a Santa Caterina
Nell’area del Monastero di Santa Caterina, nel sud del Sinai, proseguono i progetti di sviluppo volti a favorire l’afflusso di visitatori al sito, considerato uno dei più antichi complessi monastici cristiani al mondo. Il programma dei lavori stilato dal governo egiziano sull’area prevede, oltre alla realizzazione di resort ed alberghi, anche la costruzione di un aeroporto che dovrebbe essere in grado di accogliere presto voli internazionali diretti. Questa nuova porta di accesso alla Regione si stima che sarà pronta nel mese di ottobre. Sempre ad ottobre, al Cairo, secondo gli ultimi aggiornamenti dovrebbe essere confermata anche l’apertura del Grande Museo Egizio, quello costruito davanti alle Piramidi di Giza. Un’impresa titanica che va avanti da un ventennio tra ritardi e lievitazione dei costi, vicini ormai al miliardo di euro.
Il nuovo Museo egizio
Il Grand Egyptian Museum sarà il più grande museo archeologico del mondo e ospiterà oltre 100mila reperti a cominciare dall’enigmatica figura del faraone bambino, che sarà l’ultimo a lasciare le stanze del palazzo color salmone di piazza Tahir, il museo “storico” del Cairo. Proprio in occasione dell’apertura del nuovo museo, l’Egitto intende celebrare il centenario della scoperta della Tomba di re Tut, nonostante il suo ritrovamento sia avvenuto in realtà nel 1922. Sempre in città, è in costruzione la nuova capitale amministrativa del Paese dove si insedieranno i palazzi governativi e i visitatori potranno ammirare la torre più alta dell’Africa, oltre al Green River Park di 35 chilometri, progettato per imitare proprio la forma del Nilo.
Alessandra Tesan