“Il turismo lento, sostenibile, en plein air, esperienziale, fortemente legato al territorio, si evolve sul piano qualitativo in una delle destinazioni foodie per antonomasia in Italia”. Cristiano Casa, presidente di Visit Emilia, spiega così l’importanza della mobilità slow nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Pedalare e camminare immersi nelle atmosfere disegnate dal fiume Po, scoprire sulle strade di collina borghi storici ricchi di tradizioni, arti e castelli, lasciarsi stupire dalle città d’arte e dai percorsi immersi nella natura che si inerpicano sulle cime del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano, fermarsi ad assaporare i prodotti enogastronomici della Food Valley sono oggi asset strategici nello sviluppo turistico della destinazione. Tra i modi migliori per esplorare l’Emilia, la terra dello slow mix, troviamo la bicicletta. Che si tratti di mountain bike o di e-bike, il territorio offre una fitta rete di ciclovie e servizi ideali per amanti della bici di ogni età, che possono immergersi in sicurezza in una terra da gustare e vivere slow. Tra le molte suggestioni, impossibile non partire subito dall’esperienza multisensoriale – e tecnologica – offerta dalla Food Valley Bike, ciclovia della Bassa Parmense che unisce per 80 chilometri Parma a Busseto seguendo le piste ciclabili e i tracciati paralleli al Grande Fiume. Un viaggio nelle terre care a Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, dal Po alla Via Emilia, anche a portata di smartphone: scaricando l’app gratuita sul sito foodvalleybike.com compaiono infatti le indicazioni utili su tutti i siti di interesse gastronomico, ambientale e culturale toccati dal percorso, ma anche le attività artigianali e commerciali, i servizi, le strutture ricettive. Per chi è più orientato a una full immersion nella natura, tra i paesaggi della Val Nure, nel Piacentino, si snodano oltre 560 chilometri di sentieri percorribili a piedi, in mountain bike e a cavallo. Sono gli itinerari del Comprensorio Outdoor Alta Val Nure Trail Valley, rete sentieristica per tutti che collega i comuni di Ponte dell’Olio, Bettola, Farini e Ferriere e si estende su oltre 400 chilometri quadrati. Pedalando si incontrano rifugi, ristoranti e trattorie per soste gustose senza dimenticare i borghi e i castelli di Rivalta e Grazzano Visconti e la casa Torre di Cristoforo Colombo a Pradello.Non solo in sella, dunque. L’Emilia è anche da vivere a piedi, con ancor maggiore lentezza. Il territorio più autentico si dipana davanti ai passi di viaggiatori ed escursionisti disposti a immergersi nell’intreccio di storia e natura e cultura custodito nei grandi cammini storici. La celebre Via Francigena, che attraversa il cuore degli Appennini di Parma e Piacenza, l’antica Via degli Abati, la Via di Linari, che tocca luoghi dalla grande importanza naturalistica, come la Riserva della Biosfera Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano, e di produzione agroalimentare di eccellenza e tradizione come Langhirano, a un passo dal romantico Castello di Torrechiara, regno della favola d’amore tra Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini, sono tra le “strade” principali che rendono unica l’esperienza di cammino nel territorio di Visit Emilia. Senza dimenticare uno dei gioielli più suggestivi, la rete di sentieri lungo direttrici medievali che costituisce il cuore della Via Matildica del Volto Santo, un’occasione per mettere in moto non solo i piedi ma anche l’immaginazione e rivivere l’atmosfera del feudo di Matilde di Canossa, giungendo alla base dei castelli della Gran Contessa, attraversando borghi e calpestando la stessa terra percorsa da secoli dai pellegrini nei loro itinerari religiosi.
Paola Olivari