Il nuovo concept

I viaggi devono essere accompagnati da archeologi ed esperti di alto livello, veri e propri mediatori culturali che riescono ad andare in profondità sugli aspetti legati a storia, arte e cultura. E’ questa la prima evidenza che emerge analizzando come si sia modificato il concept di turismo archeologico. A rivelare le nuove tendenze sono proprio le testimonianze degli operatori che prendono parte a tourismA. Dante Bartoli, product manager Italia, Europa e Nord Africa e archeologo accompagnatore di Kel 12, fa notare che, “se fino a qualche anno fa interessava una nicchia molto limitata di clientela, oggi, grazie anche a trasmissioni televisive di successo in questo ambito, il turismo archeologico abbraccia un pubblico più ampio e trasversale”. Lo stesso sostiene Vittorio Coccoletti di Azalai Travel Design. Silvia Russo, titolare dell’Agenzia Viaggi Rallo che organizza I Viaggi di Archeologia Viva da oltre 30 anni, sottolinea come “alcuni operatori generalisti stiano cercando di inserirsi in questo segmento, anche se non sempre hanno conoscenza e risorse sufficienti da dedicare”. A ciò si aggiunge l’aspetto esperienziale, come commenta Valentina Rubbi di Shiruq: “Il viaggiatore non si accontenta più di visitare luoghi antichi cristallizzati nel tempo, li vuole vivere, vuole fare esperienze”. Insomma, i viaggi di cultura e archeologia non si improvvisano, richiedono competenze specifiche. Ma quali sono le mete più visitate in Italia e all’estero? Per quanto riguarda il nostro Paese, secondo i dati forniti da The Data Appeal Company e citati da TourismA i landmark di tipo culturale sono quelli che raccolgono il maggior interesse degli utenti online. Analizzando la domanda domestica e internazionale nel 2022 le destinazioni più popolari sono le note, come Colosseo, Pantheon, Torre di Pisa, Piazza Navona, Ponte di Rialto, San Marco. Un ruolo interessante è quello dei musei, che raccolgono un numero di contenuti molto importante, con un sentiment elevatissimo del 91,4%. Per quanto riguarda l’estero, molto richiesti sono i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. L’Agenzia Viaggi Rallo conferma “la forte ripresa dell’Egitto classico, con la richiesta di itinerari ad hoc e percorsi tematici, come la Necropoli tebana e Saqqara con le nuove aperture”. Nella programmazione di Shiruq “le mete gettonate sono Sudan, Algeria, Egitto, Giordania e Libano”. Kel 12 segnala “ottimi risultati con gli itinerari archeologici nel Sud Italia, in particolare in Calabria, Campania e Sicilia, mentre per l’estero si distinguono Algeria, Egitto, Sudan, Arabia Saudita e Giordania”. Azalai conferma il trend positivo del Sud Italia, Calabria e Sardegna in particolare “mentre per l’estero Giordania, Egitto e Arabia Saudita. In ripresa la Turchia, che sarà presente a tourismA con la regione di Smirne”.

I mercati

Lato domanda verso l’Italia, The Data Appeal Company e tourismA segnalano l’incremento dei Paesi europei. Rispetto al periodo pre-pandemico nel 2022 si evidenzia un interesse maggiore per il turismo culturale anche da parte dell’Est Europa, tradizionalmente più legato solo a proposte balneari e montane. Lato offerta, si stanno posizionando destinazioni come Algeria, Tunisia, Giordania e Arabia Saudita a detta degli operatori specializzati. Azalai rileva “anche l’affacciarsi dell’Iraq e il Pakistan”. Tra le regioni italiane, oltre a quelle del Sud, già affermate, si nota anche il consolidamento della Toscana, grazie alla promozione del patrimonio etrusco e alle nuove scoperte di San Casciano dei Bagni, che saranno presentate a tourismA, del Friuli Venezia Giulia, con Aquileia in primis, dell’Emilia Romagna, che vanta importanti vestigia etrusche e romane, e della Val d’Aosta, a cominciare dal capoluogo. Anche la Croazia, proposta dai tour operator quasi esclusivamente come meta balneare e naturalistica, è presente alla manifestazione con siti archeologici e itinerari culturali interessanti, da Solin, antica capitale della provincia romana in Dalmazia e uno dei più grandi parchi archeologici del Paese, al Parco della Krka, dove sono presenti circa 20 siti di interesse storico-archeologico con testimonianze che vanno dalla preistoria al medioevo.

L’identikit del viaggiatore

Guardando il profilo dei visitatori domestici e internazionali delle destinazioni culturali italiane, stando alle analisi di The Data Appeal Company e tourismA, si tratta principalmente di coppie, famiglie e viaggiatori singoli. Per quanto riguarda il turista culturale e archeologico italiano, è un viaggiatore preparato che si informa mediante riviste specializzate, guarda documentari e segue webinar. In genere preferisce viaggiare in modo organizzato ed essere accompagnato da esperti. Shiruq fa notare “che si è abbassata l’età anagrafica; anche tra le nuove generazioni e dai 40 anni in su si nota una forte propensione per il viaggio che include vestigia archeologiche”. Secondo l’Agenzia Viaggi Ral-lo si tratta di “persone con un livello socio-culturale alto, over 50, spesso sono liberi professionisti e parte di associazioni culturali”. Kel 12 individua un “pubblico trasversale, di persone colte, non necessariamente laureate, ma certamente curiose, di ogni fascia d’età”. Azalai Travel Design, segnala che “non si tratta più di turismo di nicchia e che un numero maggiore di persone sta scoprendo il piacere di approfondire il passato attraverso le testimonianze dei popoli antichi. Tanto che anche le guide e gli archeologi che guidano i gruppi hanno imparato a comunicare con un taglio più divulgativo, ma non per questo meno approfondito”, conclude l’operatore.

Nicoletta Somma

 

TourismA alle porte a Firenze: la nona edizione dal 24 al 26 marzo

Si terrà al Palazzo dei Congressi di Firenze dal 24 al 26 marzo 2023 la nona edizione di tourismA, Salone di archeologia e turismo culturale organizzato da Archeologia Viva di Giunti Editore in collaborazione con Firenze Fiera. Per quest’anno l’obiettivo è “una maggiore partecipazione di espositori e oltre diecimila presenze per quanto riguarda i visitatori – afferma Nadia Pasqual, marketing & pr -. Riscuote sempre molto interesse Buy Cultural Tourism, il workshop b2b del turismo culturale che si svolge venerdì 24 marzo, dove destinazioni, enti locali, enti del turismo, Dmc, tour operator e tutte le realtà che offrono itinerari e viaggi culturali e archeologici incontrano decine di buyer provenienti da tutta Italia”. Torna in veste rinnovata il convegno “Fare turismo culturale oggi”, molto apprezzato da destinazioni e operatori del settore, grazie alla nuova collaborazione con The Data Appeal Company, Gruppo Almawave. Damiano De Marchi, tourism & destinations expert, presenterà una panoramica inedita del turismo culturale a partire dai frammenti online di esperienza, che nascono dall’interazione tra le persone e i luoghi che visitano. I dati, raccolti ed elaborati dal sistema proprietario di The Data Appeal Company sfruttando l’intelligenza artificiale, verranno affiancati alle metriche più tradizionali per proporre considerazioni, tendenze e punti di interesse. “Stiamo lavorando, per migliorare la proposta di turismo culturale sostenibile con la partecipazione di tour operator specializzati, come Kel 12, tra i primi a certificarsi come B-Corp in Italia – prosegue Pasqual -; ci sarà proprio un convegno dedicato sabato 25 marzo. Vogliamo, inoltre, soddisfare l’interesse dei viaggiatori verso destinazioni, itinerari e viaggi che comprendano molteplici aspetti, oltre all’archeologia e al patrimonio culturale, come ambiente, arte, mostre, esperienze – prosegue la manager -. In questo senso, stiamo allargando il ventaglio di proposte e temi che hanno come comune denominatore il turismo culturale. Guardando al futuro la prossima edizione, che segnerà il decimo anniversario di tourismA, sarà un evento speciale”. Nel 2022, nonostante lo sfasamento di date seguito alla pandemia, con l’edizione svoltasi tra fine settembre e inizio ottobre, a stagione turistica ancora in corso, “i risultati sono stati più che soddisfacenti – commenta Pasqual -, con una forte presenza di espositori, in particolare delle regioni italiane, e un deciso incremento nel numero dei visitatori. Abbiamo avuto oltre cento espositori fra stand e postazioni e una interessante partecipazione di seller e buyer a Buy Cultural Tourism, con nuove destinazioni e operatori italiani ed esteri che hanno presentato un’offerta molto varia, ulteriormente ampliata quest’anno”. N.S.

 

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