Parte domani, 21 marzo, FareTurismo, appuntamento dedicato alla formazione, al lavoro, alle politiche turistiche, ideato e organizzato dalla Leader srl, giunto alla 22ª edizione. Si terrà all’Università Europea di Roma fino al 23 marzo.
I numeri: 250 profili ricercati
La pandemia ha sottratto circa 200mila lavoratori al turismo, in quanto il lungo periodo di chiusura ha determinato l’esodo verso altri settori o il ricorso a sussidi statali. In aggiunta, la precarietà maggiore nel turismo (41%) rispetto al mondo del lavoro in generale (22%) e la cospicua quota di impieghi stagionali (14% contro il 2%) richiedono “normalità” e qualità del lavoro sia attraverso il costante aggiornamento professionale per gli occupati sia la certificazione delle competenze per i neo addetti.
L’evento è un’opportunità per i giovani che progettano il proprio futuro professionale nel turismo e per gli addetti ai lavori che desiderano aggiornarsi e confrontarsi.
Un po’ di numeri, sono 250 i profili ricercati con opportunità di assunzione o stage dalle 43 aziende che effettueranno 1.900 colloqui di selezione mercoledì 22 dalle ore 14 alle 18 e giovedì 23 marzo dalle ore 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 (prenotabili dal sito fareturismo.it).
Front desk e aree: capo ricevimento, receptionist, guest relation, concierge, portiere di notte, addetto booking e sales, revenue manager, amministrativo, marketing manager, web manager, risorse umane.
Camere: housekeeping manager, maggiordomo, cameriere ai piani. Cucina: executive chef, aiuto cuoco, capo partita, commis di cucina, lavapiatti; Sala ristorante: restaurant manager, maitre, sommelier, chef de rang, commis sala, runner, room service; Bar: bar manager, bartender, barman/barlady, commis di bar; Servizi operativi: facchino, manutentore, hostess.
Due recruiting day per lavorare nei villaggi turistici di Club Med la prossima estate o a bordo delle navi con Grimaldi Lines, con i colloqui martedì 21 dalle ore 10 alle 18 e mercoledì 22 marzo dalle ore 10 alle 12.30.
Nelle giornate dei lavori sarà presentata l’offerta formativa accademica, dell’Istruzione Tecnica Superiore Its e delle Scuole di Ospitalità e a seguire le numerose figure professionali a cura dei manager di Ehma (management alberghiero), delle Associazioni di Solidus (ricevimento, cucina, sala, bar, piani, servizi), di Blastness (revenue e marketing).
Sono presenti oltre 50 tra Istituti Professionali dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, Tecnici del Turismo e Commerciali con indirizzo turistico con 2.500 studenti e 180 docenti provenienti da 8 regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Marche, Sicilia, Umbria, Veneto).
Alla conferenza di apertura del 21 marzo è stato invitato a concludere il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. In occasione della conferenza sarà presentata la ricerca “I trend evolutivi nel mercato globale: focus Italia” a cura di Marco Malacrida TrustYou partner Italy & Str Ambassador, che presenterà dati di performance alberghiere nel mondo focus su Italia e Roma (Dati Str) e il posizionamento qualitativo (dati TrustYou) basato su centinaia di migliaia di recensioni verificate dei clienti, evidenziando punti di forza e criticità; TrustYou è leader mondiale in Italia utilizzato da Starhotels, Accor, Una, Gruppo Villa d’Este, Mandarin Oriental e centinaia di hotel indipendenti.
Il ritorno a Roma
Il saluto di Roma Capitale, città che ospita da anni ormai l’evento, sarà portato da Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale: “Il ritorno a Roma di FareTurismo è un ulteriore segnale positivo di ripresa del settore turistico e alberghiero. Un importante appuntamento di confronto e di aggiornamento professionale con i rappresentanti delle categorie economiche e i manager dei brand internazionali dell’hotellerie e una preziosa opportunità per i giovani che progettano il proprio futuro professionale nel settore – afferma -. L’alta professionalità del personale e la collaborazione con le aziende sono fondamentali per lo sviluppo di un settore che nella nostra città è in grande espansione, con l’apertura prevista di nuovi alberghi 5 stelle lusso e il raddoppio del numero delle stanze disponibili nei prossimi tre anni. Grazie alla pianificazione e alla programmazione dei grandi eventi internazionali dello sport, della cultura e della moda, Roma nel 2022 è stata insieme a Parigi l’unica meta europea con segno positivo nelle presenze turistiche e nella redditività media per stanza. E nel 2023 supereremo ogni record con un calendario ancora più ricco, con importanti ricadute sull’economia turistica e sull’occupazione dei giovani che avranno saputo cogliere per tempo la sfida della formazione”.
I temi del 2023
Per il fondatore e direttore di FareTurismo, Ugo Picarelli: “L’evento riprende dopo tre anni di annullamento presso l’Università Europea di Roma secondo la modalità collaudata già nel 2019, ma con l’approfondimento delle tematiche necessarie per lo sviluppo dell’occupazione, quali certificazione delle competenze, abbattimento del mismatching, superamento della stagionalità che determina la criticità risaputa nei contratti di lavoro. FareTurismo intende dare il suo contributo annuale, affinché il turismo possa determinare occupazione in termini quantitativi e qualitativi, ma anche divenire fortemente ambito dai giovani per il proprio futuro professionale”.
Occorre riformare il sistema scolastico
Picarelli sottolinea che “l’attuale congiuntura, a causa di pandemia, reddito di cittadinanza, guerra in Ucraina, ci consegna un quadro di circa decine di migliaia di lavoratori in meno, per cui oggi più che mai occorre riformare il sistema scolastico e postdiploma nell’ambito del turismo, facendo sì che percorsi didattici e Pcto siano per i giovani una valida opportunità per competere nella ricerca di una occupazione e per le aziende, penalizzate ormai da un costante mismatch, una certezza di inserire personale motivato e con una formazione di base adeguata agli standard attuali; oltre che rafforzare l’Istruzione Tecnica Superiore, nel segno dei risultati raggiunti estremamente positivi e dei parametri europei, che ci vedono indietro rispetto ai nostri competitori”.
Secondo Picarelli “la formazione delle figure va ripensata, iniziando a superare i limiti della Scuola Secondaria Superiore per una personalizzazione dei percorsi in stretto raccordo non solo con il mondo del lavoro e delle professioni, ma soprattutto con la vocazione dei territori, dove Istituti Professionali e Tecnici non riescono a completare la preparazione degli studenti, soprattutto di coloro che non scelgono l’Università, mentre gli Its possono essere una naturale prosecuzione in linea con i percorsi didattici, ovvero una specializzazione. È giusto anche dire le cose come stanno: i giovani non trovano interessante lavorare nel turismo – asserisce Picarelli – sia per gli orari troppo sacrificati, lunghi e spesso nei giorni festivi, che per le buste paga troppo basse rispetto ad altri settori merceologici. Inoltre, i contratti stagionali aggiungono precarietà, non assicurando alcun futuro e crescita professionale”.