Banca Intesa sta intervenendo in modo importante nel settore alberghiero italiano. I motivi sono rintracciabili in tre concetti base su cui Pierluigi Monceri, direttore regionale Lazio Sardegna e Sicilia Intesa Sanpaolo, porta l’attenzione: “L’Italia è il quarto Paese al mondo per visitatori internazionali con il 50% di turisti che arriva dall’estero. E’ del 13,1% l’impatto sul Pil e, nella fase post pandemica, solo il 62% delle strutture ha dichiarato di essere tornata ai livelli 2019, sono evidenze che arrivano dal mondo di Confindustria Alberghi”, specifica il manager. Inoltre, pandemia ed evoluzione digitale stanno modificando “le esigenze del turista medio”.
Riqualificazione e servizi
Da tutto ciò sono partiti i due filoni operativi all’interno del gruppo bancario. Il primo filone è finalizzato “alla riqualificazione delle strutture e al sostegno dell’adeguamento dei servizi“.
Monceri si sofferma su alcuni dati, “il 70% dell’utenza media manda in evoluzione la sua necessità di servizi, il cliente si sta affinando ed è sempre più pretenzioso. Il 63% dei clienti del mondo turistico cerca soluzioni tecnologiche sempre più avanzate. Il 55% cerca attraverso il digitale una personalizzazione dei servizi”. Il che ci porta a comprendere che “c’è un tema di servizio”.
Un altro dato interessante è offerto da Federturismo: “Su 10 ruoli del mondo del travel, 4 trovano un difficile contrappeso, non c’è offerta – sottolinea Monceri . E’ un tema su cui si dovrà lavorare in modo coordinato e compatto”.
La sostenibilità
Il secondo filone è quello della sostenibilità. Il dato menzionato riguarda il 2019, quando “il peso del costo della energia media sui fatturati era poco più del 5%, oggi è tre volte tanto (15%)”. Il che rischia di scardinare “gli equilibri che nel tempo si erano consolidati”.
Erogati oltre 4 mld
Il manager conferma l’interesse del gruppo bancario verso il settore. Prova ne è che “solo negli ultimi due anni, che non sono stati i più facili, abbiamo erogato oltre 4 mld, una quota significativa e lo facciamo attraverso due linee specifiche. Una accompagna i processi di riqualificazione delle strutture o di allargamento delle stesse, lavora per favorire l’impatto delle zone di accoglienza, che sono sempre più confortevoli, per esempio le Spa, ma stiamo sostenendo anche le aziende nell’ingrandimento delle camere”. Anche in questo caso il secondo filone è quello della sostenibilità, legato a interventi che portano a risparmi energetici, idrici, a valorizzare la bioedilizia.
C’è poi il filone del Pnrr, “con i 57 milioni che entreranno in campo quest’anno per la riqualificazione. Anche noi da questo punto di vista sosteniamo l’utilizzo di questa opportunità”.
Il tutto avviene in un’ottica di specializzazione, in quanto “il generalismo dal punto di vista creditizio è figlio del passato – afferma il manager -. E’ importante avere all’interno delle strutture creditizie strutture specialistiche, infatti, per seguire il turismo abbiamo un desk specializzato. Anche la coerenza tra location e struttura è un altro ambito in cui cerchiamo di contribuire così come diamo un sostegno nella fase della scelta tra gestione diretta o uso di catene internazionali”.
Stefania Vicini