In attesa dell’inaugurazione di un proprio aeroporto – secondo le previsioni la nuova struttura sarà operativa entro l’anno –, Cordova attualmente si può raggiungere da Siviglia in 30’ di viaggio, da Madrid in un’ora e 45’ e da Malaga in un’ora e mezza. E’ quanto emerso in occasione della presentazione della città e della sua provincia presso il centro multimediale interattivo di Turespana a Roma.
Il patrimonio di Cordova
Immaculada Silas Màrquez, deputata delegata del consiglio provinciale del turismo e vicepresidente dell’ente provinciale del turismo di Cordova, si è soffermata sull’offerta culturale, sottolineando che la provincia e la città vantano sei siti Unesco Patrimonio dell’umanità. Alla città di Cordova ne sono stati riconosciuti quattro, precisamente: la moschea – cattedrale, la medina Azahara, il centro storico e la Fiesta de los patios.
José Manuel Màmol Serviàn, direttore dell’ente provinciale del turismo di Cordova, ha sottolineato che il ricco patrimonio culturale è conseguenza dell’impronta lasciata dalle diverse etnie che l’hanno abitata. “La cultura romana, cristiana, ebraica e musulmana hanno lasciato la loro impronta nelle tradizioni, nell’architettura e nei diversi stili delle costruzioni di tutta la provincia. Il passato musulmano è testimoniato da alcuni dei monumenti più importanti di quel periodo come la moschea-cattedrale”.
La gastronomia della provincia ha un peso importante. L’olio, il prosciutto iberico di ghianda, i vini di denominazione protetta Montilla-Moriles. gli agrumi, ma anche il “salmorejo”, salsa tipica della regione, sono tra le più conosciute specialità di Cordova.
Nella provincia non mancano i parchi naturali, esattamente tre; sette denominazioni di origine protetta, tre riserve starlight, sei greenways con quasi 200 km di percorsi, 2.300 siti archeologici, 36 castelli, otto bacini navigabili e 13 spazi congressuali.
Italia quarto mercato
Quanto ai flussi turistici alla volta del Paese, gli italiani in Spagna sono il quarto mercato, rappresentano il 5,6% di tutti gli arrivi. Numeri ancora inferiori a quelli dell’anno 2019, ma che la Spagna spera di ritrovare entro l’anno.
Annarosa Toso