Pause benessere e cineturismo, ripercorrendo le orme dei personaggi televisivi preferiti sono solo due delle tendenze emergenti nel settore dei viaggi svelate dal ceo di Hotelbeds, Nicolas Huss durante il MarketHub Europe, evento a cui partecipano i più importanti partner di Hotelbeds, provenienti da tutti i principali mercati di origine di Europa, Medio Oriente e Africa.
Il viaggiatore di domani
Sotto il tema “Where next“, i delegati della conferenza hanno discusso del “viaggiatore di domani“, individuando nuovi temi che guideranno l’industria nel 2023 e oltre. Huss ha rivelato che il 39% dei viaggiatori globali che ha preso in considerazione di fare dei viaggi verso alcune destinazioni dopo averle viste in alcuni spettacoli o film ha continuato a prenotare. Il turismo televisivo è stata la seconda fonte più influente di ispirazione per i viaggi, solo il 2% dietro il leader di lunga data, cioè i consigli di amici e familiari.
“La continua raffinatezza del viaggiatore non riguarda solo il confronto dei prezzi e il servizio elevato, i viaggiatori vogliono anche esperienze migliorate e sofisticate che alimentino la loro visione del mondo e li aiutino a rivivere i programmi Tv, riconnettendosi anche a se stessi, alla natura, alla filosofia”, ha sottolineato Huss alla platea di 400 leader di viaggi e turismo.
Le pause benessere
La personalizzazione è stata un altro tema chiave emerso, ma sono in aumento anche le pause benessere. In particolare quest’ultime “sono rimbalzate dal 2021, registrando un aumento di oltre il 30% lo scorso anno – ha affermato il ceo -. Il dato che quasi la metà dei viaggiatori globali sia aperta anche verso le pause benessere è indice del fatto che la loro visione del mondo sta cambiando verso una vita più equilibrata internamente ed esternamente”.
Finisce un’era
A fargli eco Raphaël Zier, co-fondatore e presidente esecutivo di PerfectStay, che ha dichiarato: “Credo fermamente che stiamo assistendo alla fine del motore di ricerca come lo conosciamo da 20 anni, molto presto vedremo un’evoluzione dell’ecosistema digitale. ChatGPT è un esempio di come l’intelligenza artificiale può fornire un’esperienza one-to-me invece di un’esperienza one-to-many o addirittura one-to-one. Ciò genererà probabilmente un’enorme fedeltà da parte dei clienti”.