Sleep Tourism: quando partire è un po’ dormire. Ecco la nuova tendenza

Andare in vacanza dove il disturbo non arriva, per dormire bene, e far tornare in equilibrio corpo, mente e anima. Si chiama sleep tourism ed è una delle tendenze di viaggio del 2023.

Il “turismo del sonno” è un nuovo modo di viaggiare e nell’ultimo anno sta crescendo in popolarità, in particolare dopo la pandemia, un periodo a partire dal quale secondo uno studio del Journal of Clinical Sleep Medicine, il 40% degli adulti che hanno preso parte alla ricerca ha riscontrato una riduzione della qualità del sonno.

Partire dunque, è un po’ dormire.

“Colpa dell’avvento e dell’abuso della tecnologia, degli sconvolgimenti degli ultimi anni e di una società che va sempre più veloce non lasciando il tempo di riposare, il vero lusso oggi è concedersi una vacanza che faccia tornare pieni di energia– ha commentato la sleep influencer Simona Cortopassi, alias The GoodNighter-. Come confermano alcune ricerche- ha spiegato l’influencer-, dormiamo tutti un’ora in meno rispetto a 10 anni fa, per una media di circa 6 ore e mezza a notte. E allora occorre recuperare quando partiamo per una vacanza, scegliendo mete attente all’igiene del sonno”.

Le strutture e le proposte di viaggio che propongono ai clienti trattamenti che aiutano a rilassarsi sono sempre esistite, certamente, ma oggi non mancano quelle più avanzate in fatto di sleep tourism che offrono veri e propri menu e formule per il riposo perfetto.

Non esiste però la ricetta perfetta, ognuno ha la sua.

Chi è la Sleeping Sommelier?

Nel cuore del Parco nazionale degli Alti Tauri in Val Pusteria, al Gradonna Mountain Resort Châlets & Hotel arriva per gli ospiti la Sleeping Sommelier, una professionista del sonno che in seguito ad una anamnesi comportamentale e ad un colloquio individuale riesce ad indicare soluzioni naturali, meditazioni specifiche e un po’ di accorgimenti per garantire notti di riposo assoluto. Il resort dispone inoltre di camere realizzate in legno di cirmolo che sprigiona un caratteristico profumo il cui influsso calmante, conosciuto fin dall’antichità, aumenta la qualità del sonno, favorendo il recupero psicofisico.

All’Albero Capovolto di Golfo Aranci (Sassari) invece, un affascinante Country & Sea Boutique Hotel sospeso tra il mare e la campagna della Gallura, le sensazioni che gli ospiti vivono sono tutte profondamente legate al relax. In questo luogo dal fascino quasi ovattato, le camere hanno nomi evocativi, come Respiro o Intimità e per agevolare il buon sonno, udite udite, non sono dotate di TV. Tutti gli ambienti sono inoltre un invito al power nap pomeridiano (pisolino rigenerante) con sedute avvolgenti e comodi lettini.

Dimmi che tessuto vuoi e ti dirò come dormi

I letti sono realizzati da artigiani del territorio senza l’utilizzo del metallo alla Locanda in Tuscany, nel cuore della Val D’Orcia (Siena); la rete con il telaio in legno isola infatti dall’inquinamento elettromagnetico e non è un conduttore di energia, a tutto vantaggio del riposo. E per una perfetta personalizzazione del sonno, gli ospiti possono decidere se riposare avvolti da lenzuola di lino o di cotone.

Riposare sotto le stelle

Al wellness resort Preidlhof nel Sudtirolo il programma Sleep Better di 7 giorni riesce a rieducare al ciclo notte/giorno sotto la supervisione di esperti di medicina del sonno. A raccontarlo è Forbes spiegando che all’ospite viene fatto indossare un dispositivo che ne registra il comportamento mentre dorme ma soprattutto nella veglia, per raccogliere dati che poi vengono analizzati mentre ci si sottopone a massaggi, agopuntura sedute con suoni e quarzi. Il letto sul balcone dove poter dormire sotto le stelle quando il tempo lo consente sembra sia il vero jolly!

Il “buon dormire”, dalla camera alla clinica del sonno

Mentre gli hotel Six Senses offrono già da tempo in tutto il mondo una varietà di programmi per il sonno completo e Rosewood Hotels & Resorts lancia una collezione di soggiorni chiamati proprio Alchemy of Sleep, il Park Hyatt  di New York ha iniziato a proporre ai suoi clienti la Bryte Restorative Sleep Suite, una camera di 280 mq dotata di molti servizi che migliorano la qualità del riposo.

Il Mandarin Hotel di Ginevra invece, ha fatto le cose proprio in grande: i suoi clienti possono soggiornare in una vera e propria clinica del sonno svizzera con un programma di tre giorni che studia i modelli di sonno al fine di identificare potenziali disturbi e aiutare a migliorare le condizioni personali.

Spunta anche l’ipnoterapeuta

Sleep Concierge è il nuovo servizio ideato insieme all’Hotel Cadogan di Londra dal coach olistico Gill Malminder: prevede la registrazione di una meditazione che induce il sonno, con cuscini e coperta specifici e un tè da bere prima di coricarsi.

Le esperienze oltreoceano

In California, c’è il Pebble Beach Resort Spa dove i manager americani vanno soprattutto per provare il Flotation Wrap, un pisolino totale di 45 minuti su un particolare materasso ad acqua avvolti in un impacco caldo mentre si respira aromaterapia. Al Quattro Stagioni di Bali invece, gli ospiti possono abbandonarsi al sonno sospesi su un’amaca di seta, ascoltando i suoni della natura e la storia della vita di Buddha. E poi c’è il Royal Champagne in Francia, dove agli ospiti vengono forniti spray calmanti agli oli essenziali e gocce a base di melatonina che aiutano a rigenerare la pelle durante la notte.

Alessandra Tesan

Tags: , , , , ,

Potrebbe interessarti

Nessun articolo collegato