Com’è la situazione degli accordi nel settore dei viaggi e del turismo? Sulla base del monitoraggio effettuato da GlobalData l’attività è diminuita del 40,7% su base annua nel primo trimestre dell’anno.
A 179 il numero totale delle attività
Ammonta a 179 il numero globale delle attività, tra operazioni di fusione e acquisizione, private equity e venture financing, che sono state annunciate nel settore del travel durante il primo trimestre (Q1) del 2023. Nello stesso periodo del 2022 erano state 302, rileva l’azienda di dati e analisi.
Il calo ha interessato tutti i tipi di operazioni. Guardando nel dettaglio, il numero di fusioni e acquisizioni (M&A), finanziamenti di rischio e operazioni di private equity è diminuito rispettivamente del 42,9%, del 29,4% e del 50% nel primo trimestre.
Ad analizzare il motivo alla base del calo, Aurojyoti Bose, lead analyst di GlobalData, secondo il quale “incertezze economiche e tensioni geopolitiche hanno causato un aumento dei costi del carburante e dei prezzi per diverse utility”.
La performance nelle aree
Guardando ai diversi mercati, si ha che il volume degli affari è diminuito drasticamente del 43,3% nella regione nordamericana, mentre in Europa del 45,6%, in Asia-Pacifico del 34,7%. Per Medio Oriente e Africa il calo è stato del 10%. Infine, per Sud e Centro America il calo del volume degli affari è stato del 60%. Un calo che, secondo Bose, “potrebbe essere attribuito alle battute d’arresto dell’attività commerciale nella maggior parte dei mercati chiave avvenuto in tutte le regioni”.
L’attività di negoziazione nei principali Paesi come gli Stati Uniti è diminuita del 45%, nel Regno Unito del 41,9%, in Giappone il calo è stato del 50%, mentre in India del 56,3%. Nel caso della Spagna e dell’Australia è calato rispettivamente del 50% e del 66,7%.
Cina e Francia sono riuscite a mostrare qualche miglioramento, ma non è stato sufficiente a compensare l’impatto del calo sperimentato in altri Paesi.