Spazio aereo Ue più sicuro e sostenibile: Boeing collabora a sette progetti

Boeing collaborerà con le principali compagnie aeree europee nell’ambito di sette nuovi progetti di ricerca Sesar 3 Joint Undertaking volti a rendere lo spazio aereo europeo più sicuro, sostenibile, gestito in modo più efficiente e integrato per tutti gli utenti.

Sesar 3 Ju

L’iniziativa comune Sesar 3 è la terza edizione di un partenariato pubblico-privato cofinanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell’Unione europea. L’obiettivo è accelerare la realizzazione del Digital European Sky attraverso la ricerca, lo sviluppo e lo sfruttamento di soluzioni tecnologiche all’avanguardia per gestire velivoli convenzionali, droni, aerotaxi e veicoli che volano ad alta quota.

“In qualità di membro fondatore del Sesar 3 Joint Undertaking e sostenitore di questa iniziativa sin dagli esordi, siamo lieti di collaborare con l’Unione Europea, Eurocontrol, Airbus, Collins Aerospace ed Enaire su un progetto che andrà a vantaggio dell’intera catena del valore dell’aviazione – ha affermato Liam Benham, presidente di Boeing per l’Ue, la Nato e gli affari governativi per l’Europa -. L’aviazione è sempre stata un motore del progresso tecnologico ed economico e crediamo fermamente che questa iniziativa comune, come le due precedenti, porterà sul tavolo soluzioni mature e avrà un impatto positivo sul nostro settore”.

L’apporto di Boeing

Soddisfazione espressa da José Enrique Román, vicepresidente Global Technology di Boeing Research & Technology, per il fatto di poter applicare “il nostro know-how, la nostra esperienza e la nostra innovazione a questi sette progetti per realizzare il Digital European Sky – ha affermato -. Il coinvolgimento di Boeing è un esempio tangibile del nostro impegno a lavorare con i migliori e i più brillanti d’Europa e a costruire solide partnership”.

Boeing contribuirà a sette progetti di ricerca industriale nell’ambito dell’ambizioso programma di ricerca e innovazione Digital European Sky per rendere la gestione dell’aviazione e del traffico aereo in Europa più intelligente e sostenibile.

I sette progetti

Attraverso progetti come Spatio, Eureka e Jarvis, guidati da Collins Aerospace, Eurocontrol ed Enaire, Boeing contribuirà allo sviluppo dello U-space europeo. Il coinvolgimento dell’azienda in questi progetti contribuirà a integrare meglio le operazioni di velivoli autonomi e vertiporti nello spazio aereo attraverso nuove strategie, procedure e tecnologie di intelligenza artificiale.

La collaborazione di Boeing con Airbus sui progetti Geese e Ciconia promette di migliorare l’utilizzo del carburante e gli approcci operativi analizzando il recupero dell’energia di scia e le emissioni di CO2 nell’Atm.

Il vertiporto nello scalo di Bologna?

Intanto i “taxi volanti” potrebbero presto diventare realtà all’Aeroporto di Bologna. È stata, infatti, presentata la proposta di realizzazione del primo vertiporto dell’Emilia-Romagna, che potrà fare da apripista ad una serie di iniziative analoghe diffuse in tutto il territorio, in coerenza con il Piano Strategico Nazionale “Advanced Air Mobility – AAM (2021-2030)” predisposto da Enac.

Il Marconi ha incaricato la società partecipata UrbanV di dare il via ad uno studio di fattibilità per lo sviluppo di una nuova rete di collegamenti tramite velivoli elettrici a decollo verticale, soluzione che permetterà di raggiungere in maniera rapida, sicura e sostenibile i principali punti di interesse della città e del territorio regionale, in un raggio di circa 100-120 km. Lo studio di UrbanV comprenderà il design dei vertiporti da realizzare, la gestione delle operazioni a terra ed in volo, la definizione di un business plan, l’analisi delle possibili rotte e delle potenzialità intermodali, le infrastrutture elettriche necessarie per la ricarica dei velivoli, le attività cargo e ogni altro possibile caso d’utilizzo.

La nuova infrastruttura del Marconi potrà favorire gli spostamenti di turisti e viaggiatori d’affari, accrescendo le potenzialità della città di Bologna e della regione in termini di accessibilità; intermodalità e sicurezza del traffico stradale, in coerenza anche con il Piano di Sostenibilità dell’Aeroporto di Bologna, che mira a diventare Carbon Neutral entro il 2030.

Il progetto Aam è realizzato in partnership con Aeroporti di Roma, Gruppo Save e Aéroports de la Côte d’Azur, che hanno costituito insieme all’Aeroporto di Bologna la società specializzata UrbanV.

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