Gap digitale tra Nord e Sud Italia

C’è un gap digitale tra Nord e Sud Italia. Ad evidenziarlo è la classifica generale che emerge dal DiSITM City, l’indice sviluppato dalla Fondazione per la sostenibilità digitale con l’Istituto di studi politici San Pio V. L’analisi mette in luce il rapporto tra digitale e sostenibilità nei cittadini delle 14 città metropoliane italiane.

Le premiate

Nelle prime posizioni il report premia quelle città metropolitane nelle quali la consapevolezza dell’uso sostenibile delle tecnologie utilizzate è maggiormente diffusa sul totale della popolazione: in particolare Bologna, Roma Capitale, Venezia. “Potrebbe stupire la bassa posizione in classifica di alcune città fortemente infrastrutturate, come Milano o Torino – spiega il rapporto – ma essa dipende dal fatto che l’indice non misura la diffusione delle infrastrutture, ma quanto le persone le usino consapevolmente in ottica di sostenibilità. In queste realtà urbane, infatti, le infrastrutture tecnologiche sono considerate come una «commodity» ed il loro ruolo come abilitatori di sostenibilità non è percepito dai cittadini”. Prendendo ad esempio il car sharing, si è visto che nella maggior parte dei casi questo viene utilizzato perché è comodo, piuttosto che perché è sostenibile.

Il commento

Comprendere le ragioni per le quali i cittadini utilizzano strumenti e servizi pensati per supportare obiettivi di sostenibilità è fondamentale, in quanto consente di agire di conseguenza sulle politiche pubbliche”, afferma Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la sostenibilità digitale, che continua evidenziando che “si potrebbe pensare che è sufficiente analizzare il livello di adozione di strumenti e servizi sostenibili, ma siamo convinti che non si possa fare davvero sostenibilità senza cultura condivisa della sostenibilità, così come senza consapevolezza del ruolo del digitale per tali obiettivi”.

I dati

Guardando ai dati più significativi delle città metropolitane in testa e in fondo alla classifica, emerge che Bologna, con una popolazione di oltre 1 milione di abitanti, è risultata al primo posto fra le città metropolitane più sostenibili. Si attesta al secondo posto Roma Capitale, mentre con una popolazione di circa mezzo milione di abitanti, l’area metropolitana di Reggio Calabria è risultata essere ultima in classifica generale ma più attenta alla sostenibilità (48%) che al digitale (40%). “Questo dato è in linea con quanto indicato sopra in relazione alla mancanza di infrastrutture e servizi digitali – si sottolinea – che, se ci fossero, porrebbero Reggio Calabria fra le prime città italiane per sensibilità verso la sostenibilità digitale. Come per Bologna, a Reggio Calabria sono le donne di tutte le età e con un alto titolo di studio a dichiararsi più sensibili ai temi dell’ambiente, del benessere delle persone e del modello economico di sviluppo, gli stessi temi (e nello stesso ordine) in cima alle sensibilità degli abitanti di tutte le città metropolitane del nostro Paese”.

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