Mobilità e turismo, questo il binomio da cui ha preso le mosse il ciclo di incontri, denominati FlixTalk, organizzati da FlixBus Italia, per riflettere su alcuni temi di attualità, tra nuove sfide ed opportunità per una mobilità che vuole essere diversa e sostenibile, in risposta ad una domanda di mercato in ripresa, come attestano i dati da più parti, a partire da quelli relativi al periodo di Pasqua.
Dati che inducono a guardare al turismo come al volano della ripresa, ma è anche un turismo che guarda ai centri medio-piccoli, come è stato detto ieri durante il primo appuntamento dei FlixTalk, a cui hanno preso parte Ivana Jelinic, a.d. di Enit, in collegamento da remoto a causa di un impegno istituzionale che le ha reso impossibile la partecipazione di persona, Luca Bruschi, direttore dell’Associazione Europea delle Vie Francigene e Andrea Incondi, a.d. di FlixBus Italia.
La grande ripresa
Non può che concordare con una simile lettura del turismo, Jelinic, che ha ricordato quanto la pandemia sia stata “tragica per tanti, ma dal punto di vista del travel, è stato il settore più colpito – ha affermato -. Oggi c’è una grande evoluzione in corso e i dati raccontano una grande ripresa, che è stata importante anche nel 2022, che già aveva avuto una stagione estiva piuttosto soddisfacente. L’inizio d’anno è stato buono, anche se il conflitto ha condizionato il primo trimestre. Oggi i dati dicono che il 2023 chiuderà meglio del 2019, che è stato l’anno d’oro – ha asserito Jelinic -. Il che è un dato incoraggiante”.
All’a.d. di Enit però non bastano questi segnali positivi, la sua esortazione è “a non dormire sugli allori, a fare sempre di più e performare in modo efficace ed efficiente. In Europa siamo secondi per numeri, ci batte la Spagna, il che deve farci da sprone per essere competitivi”.
Mancano russi e cinesi. Tornano gli americani
Lo scenario attuale è cambiato molto, sono cambiati “usi e costumi, ci sono tipologie di turismo che non abbiamo più, per esempio i russi e i cinesi – osserva Jelinic -. Però si assiste al ritorno degli americani”. Tra i trend messi in luce si avverte una “sensibilità verso il tema della sostenibilità e la volontà di uscire dai classici circuiti del turismo di massa. Il viaggiatore è consapevole e sceglie borghi e aree minori per toccare man mano uno stile di vita che è diventato un elemento di valore”.
Stefania Vicini