Turismo Giappone: quando il successo impone di rallentare

Che per il Giappone l’overtourism stesse diventando un problema abbastanza serio era chiaro già da tempo, ma la tendenza non ha certo scoraggiato le partenze degli italiani verso il Paese del Sol Levante. Un viaggio in Giappone oggi è moda, è pop, è un must have, e si sa, la primavera è tra i periodi migliori per visitarlo. Fino alla fine di maggio però, c’è un evidente problema di sovraccarico, tale per cui molti tra i più importanti tour operator italiani hanno dovuto tirare il freno a mano sulle nuove prenotazioni.

Il quadro che emerge

“I corrispondenti e i fornitori giapponesi hanno riaperto le vendite solo da ottobre 2022 e molto del personale che operava prima del Covid purtroppo non è stato più disponibile, avendo trovato lavoro in altre aziende e altri settori – ha spiegato con grande chiarezza Enrico Ducrot, ad di Viaggi dell’Elefante rientrato da poco da un viaggio nel Paese. La domanda del mercato internazionale – ha detto- si è inoltre sovrapposta a quella locale ed interna che aveva già prenotato un anno prima quando il mondo stava appena uscendo dalle restrizioni pandemiche. Nonostante le difficoltà noi abbiamo mantenuto comunque attiva la programmazione, il nostro corrispondente locale ci garantisce la qualità dei servizi nel rispetto dei nostri standard. In questo momento confermiamo però di aver ricevuto uno stop per nuove prenotazioni, soprattutto per i viaggi individuali”- ha affermato. “Anche noi siamo stati invitati da più fornitori a fermare le prenotazioni almeno fino alla fine di maggio – ha spiegato Andrea Mele, ad Mappamondo -. E’ vero che in questo momento l’intera industria turistica mondiale ha difficoltà di gestione a causa dell’esplosione vertiginosa della domanda, sicuramente non prevista. Ma è altrettanto vero che il Giappone è letteralmente preso d’assalto”. Anche Barbara Galentino, destination manager Southeast Asia, India, China & Japan Specialties di Alpitour World ha commentato: “Già da un mesetto sono arrivate richieste di stop alle vendite per soggiorni primaverili fino a dopo la Golden week (metà maggio). Ciò è dovuto sia a motivi di saturazione della destinazione in termini di spazi, camere e guide in particolare, sia all’elevata presenza in loco che catalizza in toto l’effort dei corrispondenti”. “Vanno fatti i conti con una realtà che conta meno personale occupato ed una domanda turistica quadruplicata -ha confermato Vanessa Bruni, pm Giappone in Idee per Viaggiare -. Al momento abbiamo uno stop ai tour e su alcune experience”. “Il paese è in over-tourism, vero, ma noi non abbiamo chiuso alle vendite – dice invece Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group -. Abbiamo una squadra operativa che opera per noi in esclusiva e che ci consente un controllo diretto di tutte le prenotazioni”.

Cosa cercano gli italiani

Le destinazioni giapponesi più gettonate si confermano quelle dei tour classici, le località della Golden Route: Tokyo e Kyoto, Takayama, Kanazawa e Hiroshima e Osaka: “I problemi di disponibilità si riscontano soprattutto sul soggiorno in Ryokan – ha spiegato Barbara Galentino (Alpitour World) – unitamente ad esperienze tradizionali quali la cerimonia del tè. Le tea house infatti, sono sold out ormai da tempo”. “Proprio perchè le mete classiche sono prese d’assalto – ha detto Marco Peci (Quality) – noi da anni stiamo valorizzando anche località meno conosciute, al di fuori dell’isola principale, come Hokkaidō, Shikoku, Kyūshū e Okinawa”. Da cosa sia dipeso questo successo prova a spiegarlo in prima battuta proprio Peci (Quality Group): “Il Giappone è lo scrigno dei tesori d’Oriente, è un paese sereno che accoglie e mostra la faccia gentile di quell’antico Oriente che si è preservato nel tempo, e che non puó che sedurre un occidentale”. Sono invece la sicurezza, la cura e l’igiene che contraddistinguono da sempre il paese ad aver molto influito sulle scelte post pandemiche dei viaggiatori, secondo Barbara Galentino (Alpitour World): “La politica di chiusura ermetica e duratura applicata dal Giappone durante la pandemia ha sicuramente rafforzato la sua immagine positiva. Il tutto è stato favorito anche da un cambio valuta vantaggioso che ha reso il viaggio a destinazione più abbordabile”.

La risposta di JNTO

Yoshiyuki Mizuuchi, il direttore dell’ente nazionale del turismo giapponese in Italia, allo scenario tratteggiato risponde con toni decisi: “Siamo consapevoli della forte domanda nazionale ed estera verso il Giappone ma non ci risulta che siano state messe in atto misure concrete volte ad impedire nuove prenotazioni. In alcuni casi – ha chiarito -, occorre magari essere un po’ più flessibili sulle date di partenza o sulla scelta delle sistemazioni”.

Alessandra Tesan

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