L’emergere dell’interesse per il viaggiare consapevole e le destinazioni impegnate nel concreto in percorsi di sostenibilità, porta il turismo globale alla ricerca di nuovi modelli. Con i suoi oltre 2mila espositori in rappresentanza di più di 150 Paesi e i 34mila partecipanti, l’Arabian Travel Market (Atm) – fino a giovedì 4 maggio al Dubai World Trade Centre in collaborazione con il Dipartimento dell’Economia e del Turismo dell’emirato – costituisce una componente centrale dell’annuale Arabian Travel Week degli Emirati Arabi Uniti. Il tema di quest’anno, “Working Towards Net Zero” offre l’occasione di presentare innovazioni con il potenziale di accelerare il viaggio del settore turistico globale verso la decarbonizzazione.
Industria inclusiva e rispettosa
“Abbiamo motivi convincenti per dare priorità alla sostenibilità come valore fondamentale – spiega Issam Kazim, chief executive officer Department of Tourism & Commerce Marketing -. Il tema rappresenta una sfida fondamentale per ognuno di noi. Dubai ha fatto passi da gigante in questo settore, con strategie per ridurre l’impronta di carbonio e creare un’industria del turismo più responsabile, inclusiva e rispettosa dell’ambiente a vantaggio dei visitatori e delle comunità locali“.
“Dopo il successo di Wtm Africa e Wtm America Latina – dichiara Vasyl Zhygalo, amministratore delegato di Rx Middle East e Portfolio Director di Wtm, Ibtm e Rx – abbiamo registrato un robusto aumento della crescita degli espositori in tutte le aree di Atm ed è entusiasmante poter dare il benvenuto ai nostri colleghi cinesi dopo che sono state rimosse le restanti limitazioni al traffico nella regione”.
Implementare nuove politiche
Sono dunque la crisi climatica e gli strumenti per la sua mitigazione a essere sotto i riflettori di Atm 2023. La sessione di apertura ha riunito personalità del turismo e dell’economia provenienti da tutto il Medio Oriente per discutere di come l’industria dei viaggi debba adattarsi per affrontare il problema del cambiamento climatico e soddisfare le normative vigenti implementando nuove politiche, fondi e sostegni sostenibili.
Secondo Sustainable Travel International, il turismo è responsabile di circa l’8% delle emissioni globali di anidride carbonica derivanti da trasporti, cibo e bevande, alloggio e beni e servizi correlati.
Eleni Giokos, anchor e corrispondente Cnn ha esaminato il ruolo cruciale del settore nel cambiamento climatico con Sujit Mohanty, Divisione Regionale per gli Stati Arabi, Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri (Undrr), Abed Al Razzaq Arabiyat, direttore generale Ente del Turismo della Giordania e Walid Nassar, ministro del Turismo del Libano.
L’Undrr lavora a stretto contatto con i governi, il settore privato e le parti interessate in tutto il mondo, compresi 22 Paesi arabi, per ridurre il rischio di catastrofi.
Perdite enormi
“A livello globale – afferma Mohanty – negli ultimi 20 anni, ci sono state perdite economiche per 2,97 trilioni di dollari a causa di disastri. Il cambiamento climatico sta portando a rischi più frequenti e gravi legati al clima, come inondazioni, ondate di calore, cicloni e uragani. A sua volta, l’industria del turismo perde enormi somme di denaro a causa di questi rischi. Il ritorno sugli investimenti è quindi chiaro: investire ora per proteggere il futuro“.
Formazione e incentivi
La Giordania è uno dei Paesi della regione con il più alto punteggio nell’Indice di sostenibilità ambientale di Euromonitor e il turismo responsabile è ora un obiettivo chiave per la nazione.
“Educare sia le aziende sia i viaggiatori su come contribuiscono all’impronta di carbonio è una delle nostre priorità principali – afferma Arabiyat nella prima giornata di Atm -. Parallelamente all’educazione, stiamo offrendo incentivi agli hotel, alle aziende e ad altri soggetti interessati per incoraggiare le pratiche sostenibili”.
Scoprire le aree remote
Sullo stage di Atm anche il Libano, che dal 2022 sta recuperando appeal. Nell’estate dello scorso anno, ha accolto due milioni di turisti, un quarto dei quali internazionali. A seguito della crescita del numero di visitatori, ha avuto un impulso il turismo rurale, un settore del turismo più sostenibile e, quindi, più favorevole alla questione del cambiamento climatico.
Parlando della crescita del turismo rurale, Nassar spiega come il settore sia “cresciuto negli ultimi tre anni in Libano, e questa è una tendenza positiva. Ora abbiamo creato un sindacato con oltre 150 guesthouse, incoraggiando il turismo nelle aree più remote”.
“La questione del cambiamento climatico non è mai stata così attuale e urgente e le voci più autorevoli del settore globale dei viaggi e del turismo sono allineate su una visione condivisa per garantire la protezione dell’ambiente”, conferma Danielle Curtis, Exhibition Director ME di Arabian Travel Market.
Dubai verso Cop28
“Gli Emirati Arabi Uniti hanno dichiarato il 2023 Anno della sostenibilità e Dubai si prepara a ospitare la Cop28, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – dichiara Kazim -. La nostra strategia di sostenibilità ruota attorno a iniziative chiave, tra cui Dubai Sustainable Tourism, progettate per contribuire ai più ampi obiettivi di energia pulita e sviluppo sostenibile che Dubai si è prefissata di raggiungere. Ciò include una serie di requisiti di sostenibilità che tutti gli hotel di Dubai sono tenuti a rispettare, garantendo l’implementazione di buone pratiche in tutte le strutture. Siamo una città di innovazione e creatività, capace di rispondere alle sfide, in particolare attraverso nuove idee e approcci audaci”.
“Nel 2022, il nostro turismo ha superato i barometri di ripresa globali e regionali, accogliendo 14,36 milioni di visitatori internazionali“, conclude Kazim.
Ad Atm anche lo stand Enit – con la ceo Ivana Jelinic – con rappresentanze dell’offerta da tutta Italia, per il debutto della campagna #opentomeraviglia.
Paola Olivari