Quinto mercato europeo e nono a livello internazionale. E’ questa la posizione che l’Italia ricopre in termini di arrivi negli Stati Uniti. A parlare di numeri è Jackie Ennis, vice president global markets Brand USA. “Nel 2022, gli Stati Uniti hanno registrato 717.593 arrivi dall’Italia, con la California come prima destinazione (44% dei viaggiatori), seguita da New York (37%) e dalla Florida (25%) (fonte dati: Tourism Economics)”.
Gli obiettivi numerici
Nel 2023 le previsioni sono di accogliere “757.700 turisti italiani, che saliranno a 951mila nel 2024. Prevediamo di tornare ai numeri pre-pandemia con 1,1 milioni di visite dall’Italia entro il 2025 (Tourism Economics – marzo 2023). Gli Stati Uniti sono una destinazione che offre esperienze per tutti, qualsiasi siano gli interessi, dagli amanti dell’avventura estrema e dello sport a chi desidera scoprire la cucina o l’offerta lusso”, osserva la manager.
Brand USA vede anche “un grande potenziale nel mercato dei viaggi di nozze, concentrandoci su quelle esperienze uniche, da fare una volta nella vita, che rendono ogni vacanza particolarmente speciale”.
Le nuove rotte aeree
Parlando di un argomento centrale, cioè quello dei collegamenti aerei e dell’impatto del caro voli sulla domanda europea e italiana, la manager entra nel merito della questione ed afferma che, per quanto riguarda il ritorno delle rotte aeree verso gli Stati Uniti, “la situazione è quasi completamente tornata a quella del 2019 con voli sempre più frequenti dall’Italia e dall’Europa”.
Poi fa alcuni esempi concreti, citando vettori e novità in fatto di voli. “Norse Atlantic Airways avvierà una nuova rotta da Roma a New York City, United Airlines riavvierà la rotta da Roma a Washington a maggio, mentre Ita Airways introdurrà nuovi voli da Roma a Washington DC il prossimo giugno e a luglio verso San Francisco. Anche American Airlines amplia il suo network per la stagione estiva con collegamenti da Roma a New York City, Dallas e Charlotte e da Venezia a Philadelphia”.
Focus su Usa Discovery Program
I dati relativi agli arrivi confermano “che la domanda dei viaggiatori italiani per gli Stati Uniti è ancora molto alta e si vede chiaramente che i venti contrari dell’economia non hanno smorzato il desiderio di viaggiare negli Usa”.
Quanto all’anno in corso le idee sono chiare: “Intendiamo concentrarci sulle opportunità di crescita attraverso una serie di iniziative di marketing dedicate al mercato italiano – spiega Ennis -, tra cui fam trip di prodotto, campagne congiunte con i principali tour operator, programmi di formazione per gli agenti con un focus anche sulla nostra piattaforma di formazione online in lingua italiana, Usa Discovery Program, oltre a viaggi stampa”.
Come si sa, Usa Discovery Program, è uno strumento di formazione in lingua italiana per le adv “lanciato nell’estate 2019 per promuovere la diversità degli Stati Uniti e le diverse esperienze di viaggio disponibili – racconta la manager -, offrendo una formazione online flessibile, permette agli agenti di viaggi di imparare tutto ciò che c’è da sapere sugli Stati Uniti, concentrandosi su una particolare regione, Stato, attrazione o esperienza e testando le nuove conoscenze acquisite con un quiz”.
Dopo aver risposto correttamente a tutte le domande, l’agente riceve un badge di esperto nella rispettiva area o argomento. Una volta completati i badge regionali, l’utente può fare tutti i badge del programma e accedere a esperienze o badge di apprendimento extra. “Quest’anno il programma sarà ulteriormente promosso, stabilendo una collaborazione con media selezionati, tra cui Dem, newsletter, editoriali e adv e sfruttando anche il supporto di partner come Visit the USA per diffondere i messaggi e aumentare la consapevolezza tra gli agenti di viaggi italiani”.
Tra marketing e comunicazione
Quanto alle attività di marketing programmate sul mercato italiano e i temi chiave su cui puntare, Ennis racconta che Brand Usa sta investendo “in modo significativo nel settore dei viaggi in Italia attraverso una serie di attività diverse, tra cui lo sviluppo di partnership strategiche e attività di cooperazione su misura con t.o. italiani come Alpitour, America World (Quality Group), Alidays e Naar, con American Airlines e United Airlines e attraverso la collaborazione con il capitolo italiano di Visit the USA Italy e con gli US Commercial Services. Queste attività mirano a promuovere gli Stati Uniti come destinazione attraente e diversificata e a creare consapevolezza tra i potenziali viaggiatori italiani”.
Inoltre, Brand USA concentrerà la propria comunicazione mediatica su temi chiave, “che danno vita alla nostra narrazione degli Stati Uniti. I temi sono: i grandi spazi aperti, il turismo sportivo, il lusso, i viaggi culinari e il turismo cinematografico e televisivo”.
Per sostenere il lavoro e le relazioni con il settore turistico mondiale, Italia compresa, Brand USA ha lanciato il Brand USA Global Marketplace. “Durante la pandemia, ci siamo rivolti al mondo virtuale, che ci ha permesso di continuare le nostre operazioni di marketing – racconta Ennis -. La nostra piattaforma digitale si è rivelata molto popolare e abbiamo deciso di continuare con gli eventi virtuali anche quest’anno, come Brand USA One-to-One Business Meetings U.K. & Europe”.
La GoUsa Tv
Tra gli strumenti di comunicazione c’è la GoUsa Tv, la rete di intrattenimento di viaggio di Brand USA, dove i viaggiatori possono vedere “storie sui luoghi imperdibili degli Stati Uniti, i grandi spazi aperti, i punti di interesse gastronomico e i viaggi su strada. Dispone di un canale di streaming lineare che opera con cadenza giornaliera, oltre a un’opzione di video-on-demand, in cui gli spettatori possono scegliere episodi specifici”.
Come spiega la manager “i programmi sono principalmente di media durata, da 7 a 10 minuti, molti di essi sono una serie. Vengono trasmessi anche film e brevi vignette. Abbiamo molti GoUsa Tv Originals che produciamo, concediamo in licenza gli spettacoli e accettiamo gli spettacoli dalle destinazioni”. A tal proposito, Into Nature’s Wild è il terzo film per il grande schermo di Brand USA che esplora paesaggi ed ecosistemi degli Stati Uniti, “dalle zone selvagge dell’Alaska alla costa dell’Oregon, dai canyon del Sud-Ovest alle colline dell’Appalachian Trail. Il film si propone di informare, ispirare e intrattenere, con la speranza di incoraggiare i visitatori a scoprire aree meno conosciute degli Stati Uniti”.