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La case history di Hilton Milan: tutti i piani Esg

Tante idee e collaborazioni per portare avanti quelle attività Esg che hanno già conferito ad Hilton Milan un ambito riconoscimento. Ne parliamo con Daniele Fabbri, direttore dell’hotel milanese.

Gv: A quali best practice fa riferimento per implementare l’Esg?

“Il nostro albergo è molto attivo nelle attività Esg, sia legate alla sostenibilità ambientale che dirette alla comunità (che fa parte della strategia globale di Hilton Travel with purpose). Già da tempo siamo impegnati nella raccolta di tappi di plastica, per sostenere la Fondazione Malattie del Sangue e finanziare progetti di ricerca sulle patologie ematologiche. Inoltre, lavoriamo con un’associazione locale, Farsi Prossimo, e nello specifico abbiamo fatto recentemente molte attività con Casa Suraya, prima accoglienza di famiglie e donne singole di richiedenti asilo e profughi, per la raccolta degli indumenti per i bambini del centro e il riordino del guardaroba e della cantina. Su questo fronte abbiamo siamo stati premiati con un Action Grant da Hilton Global Foundation che ci aiuta economicamente per supportare le attività con questa associazione. Un’attività di cui andiamo molto fieri, che svilupperemo tantissimo nel futuro, è la collaborazione con Villa Russiz, un’azienda vinicola della regione del Collio, impegnata in attività sociali di reinserimento di ragazzi in una casa famiglia sviluppata grazie al ricavato della vendita del loro vino. LightStay, la piattaforma Esg di Hilton, ci consente di monitorare energia, emissioni, acqua, rifiuti e impatto sociale. Abbiamo nominato un Energy Champion all’interno del nostro team che si occupa di coordinare i vari reparti nelle attività di energy saving, seguendo una check list, in linea con le attività del reparto, che ha l’obiettivo di sensibilizzare i colleghi al risparmio energetico e assicurarsi che vengano adottati comportamenti orientati in questo senso, attraverso soluzioni semplici e piccoli gesti quotidiani: dallo spegnimento della luce a quello dei computer alla fine della giornata lavorativa, fino al risparmio e al riciclo della carta. Un’altra importante best practice è l’applicazione di rompigetto all’interno delle camere, nei lavandini piuttosto che nelle docce, un sistema che non modifica il volume e la pressione del getto d’acqua, ma permette di ottenere una riduzione fino al 70% del consumo. Meet with purpose è invece il programma di Hilton pensato per gli organizzatore di eventi; sappiamo infatti che anche per questa tipologia di clientela è importante organizzare meeting che rispondano ai propri obiettivi Esg. Il programma è stato lanciato per aiutare i clienti a creare cambiamenti significativi sia nell’esperienza dei partecipanti che all’interno delle comunità che visitano, aiutandoli a ridurre il proprio impatto con il supporto del nostro hotel. Come parte della nostra offerta Meet with Purpose, collaboriamo  con dei  partner per compensare l’emissione di carbonio di riunioni ed eventi all’Hilton Milan, senza costi aggiuntivi per il cliente.

Gv: Quali le attività future che avete in programma? 

“Tra i progetti futuri segnalo l’implementazione di una serra sulla nostra terrazza dove potremo coltivare ortaggi e erbe a km 0, che verranno utilizzati nel nostro ristorante “CotoliAMO. Vogliamo inoltre continuare a lavorare sul discorso di energy saving dell’albergo, installando ad esempio dei nuovi chiller di ultima generazione che andranno a sostituire quelli esistenti, per garantire alti livelli di efficienza energetica”.

Gv: Come viene percepito dai vostri clienti questo atteggiamento verso l’Esg? 

“L’attenzione verso la sostenibilità sociale e ambientale è decisamente molto alta, non solo nelle nuove generazioni, ma anche in coloro che viaggiano da diversi anni. La maggior parte dei viaggiatori cerca soluzioni sempre più sostenibili quando viaggia e, in linea con questa politica, predilige sempre di più hotel che hanno una politica di Esg trasparente. L’impegno ad avere pratiche Esg è ormai un requisito sempre più indispensabile per chi, come noi, rappresenta l’industria dell’ospitalità. I nostri clienti rientrano in quella tipologia di viaggiatori che sperano che il loro investimento nel viaggio dia supporto alla comunità, che scelgono di andare a mangiare nei ristoranti locali, e, laddove ci sono, di partecipare ad attività di sostenibilità legate al territorio. Ad esempio, nel nostro caso, è molto apprezzata l’attività che facciamo, in collaborazione con i canottieri San Cristoforo per la pulizia dei Navigli, volta a sostenere la comunità e rendere la città di Milano un posto più sano e pulito”.

Gv: Quali gli ospiti più attenti e quali quelli meno interessati al tema?

“Devo dire che ormai tutti gli ospiti del nostro hotel sono molto sensibili al tema sostenibilità, da coloro che soggiornano per una vacanza leisure, ai viaggiatori business, che oltre a ricercare la comodità di un ambiente adatto per il remote working, spesso richiedono di partecipare ad attività per la comunità”.

Gv: Cosa fate per rendere partecipi gli ospiti e far aderire il personale al programma?

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